Appuntamento domani alle 9 di fronte all’istituto agrario di Tortolì per lo sciopero nazionale indetto dai sindacati CGIL e UIl. Lo slogan scelto dalle due Confederazioni è ‘Così non va!‘ per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica.

Le segreterie territoriali di CGIL e UIL OGLIASTRA, e le segreterie territoriali delle categorie attive e dei pensionati, scendono in piazza anche a Tortolì e comunicano l’adesione allo sciopero generale proclamato dalle segreterie nazionali di CGIL e UIL Nazionali il 19 novembre scorso. In Ogliastra i motivi per i quali si manifesta sono gli  stessi da anni : la realizzazione e completamento delle infrastrutture ( SS125, 389, sp 27, 198 seui/ussassai, aree ex cartiera, porto e aeroporto), il rilancio delle aree industriali e pip ( consorzio industriale, aree pip, polo nautico e della pasta fresca ),  le politiche ambientali a fini turistici e produttivi ( tutela ed assetto idrogeologico, riqualificazione dei centri urbani, incremento forestale, parco dei tacchi, trenino verde, oasi naturalistiche ), per la salvaguardia dei servizi pubblici ed essenziali ( ASL, scuole, tribunale, agenzia delle entrate, uffici postali ).

“Per tutte queste ragioni- spiegano i segretari ogliastrini Giacomo Pani Cgil e Mario Arzu della Uil – chiediamo a tutta la popolazione OGLIASTRINA di partecipare attivamente allo sciopero del 12 dicembre, ed alla manifestazione che si terrà presso la strada statale 125, 1° ingresso a Tortolì, fronte scuole agrarie, a partire dalle ore 9,00, con comizio finale a cui prenderanno parte i componenti della segreteria regionale di CGIL UIL. La nostra provincia – concludono – deve ripartire economicamente, ne abbiamo tutte le possibilità, e abbiamo proposte concrete per farlo, la settimana prossima presenteremo il piano di sviluppo per l’Ogliastra”. 

Sant’Efisio 2024. Non poteva mancare neanche quest’anno il bellissimo Ali che, vestito nell’abito del paese in cui abita da quasi 10 anni, Tonara, ha accompagnato la processione del Santo.

Foto Francesco Salis

La sua è una di quelle storie di emigrazione in cui molti sardi si possono riconoscere: Ali ha abbandonato il suo paese natale, la Guinea per giungere nella nostra Isola dove, fortunatamente, è riuscito a trovare una terra ospitale e sicura e un lavoro.

E oggi, anzi, ormai da anni, sfila orgoglioso per Sant’Efisio, vestito del costume tipico del paese che gli ha aperto le braccia con affetto, ricambiato con altrettanto sentimento, Tonara.