La Castor ai banchi di prova, il Cannonau nella tana del Vecchio Borgo. Sarà Osini – Uragano. 

Domenica con tante sfide interessanti per le ogliastrine. Il Lanusei di Francesco Loi, dopo il successo infrasettimanale nel derby di Coppa Italia con il Tortolì, cerca a Castelsardo la sesta vittoria consecutiva in campionato. Tra i lanuseini torna Figos dopo il turno di stop. Al Fra Locci arriverà invece il San Teodoro dell’ex portiere Corsi. Il Tortolì cerca la seconda vittoria di fila dopo la bella prova  a Porto Torres. Il Girasole sarà impegnato in trasferta a Orroli.

In Prima, banco di prova importante per le ambizioni della Castor  di Guerriero. I granata saranno impegnati a Selargius contro l’Orione 1996 dei vari Piludu, Pilleri e Porceddu. Sarà derby a Sa e Fenu tra Triei e Cardedu. In programma Villagrande – Quartucciu e Baunese – Quartu 2000. Il Bari Sardo di mister Piras ospiterà in casa il Cus Cagliari di mister Soru, sperando in un pareggio della Castor a Selargius, per volare da solo in vetta.

L’Idolo di Simone Podda sfiderà la Ferrini allo Sturrusè. Il Seui sempre in  casa  contro il Libertas Barumini. In Seconda il Lotzorai se la vedrà  con il Sinnai, ad Ilbono arriverà il Sestu. Poi Osini – Uragano e Folgore Mammoiada – Talana, Urzulei – Onniferese, Perdasdefogu – Atletico Sanluri. Chiude il programma della domenica un interessantissimo  Loceri – Jupiter.

Nei primi decenni del secolo scorso nelle campagne di Perdasdefogu, fu scoperto un vero e proprio tesoro punico.

Infatti in un nascondiglio, vennero alla luce quasi 800 monete cartaginesi che il dottor Toselli – medico condotto del paese all’epoca – vendette al Museo di Cagliari, come scrisse in un resoconto l’archeologo Taramelli.

Nello documento dell’accademico viene sottolineato che quasi la totalità delle monete erano state coniate in Sardegna, mentre la restante parte a Cartagine e in Sicilia. Inoltre insieme al denaro punico, vi erano anche 15 sestanti romani – monete di bronzo risalente al periodo repubblicano -.

Dalla classificazione fatta in seguito da Giovanni Spano su queste monete sardo-puniche, quelle coniate nell’Isola vengono fatte risalire al II secolo a.c.

Tra le monete ritrovate, una è molto importante, in quanto riporta il monogramma di Cornelio Mammula, pretore e propretore della Sardegna – tra il 217 e 216 a.c – ai tempi dell’invasione di Annibale in Italia e la vittoria del condottiero cartaginese a Canne.

Infatti Mammula, vista l’impossibilità del senato romano di inviare aiuti a causa delle gravi difficoltà nella guerra, coniò sestanti romani sopra monete puniche.