Domenica 7 settembre torna a Tortolì Su Sbarraccu.

A partire dalle 10.30 del mattino e fino a mezzanotte, domenica le strade del centro tortoliese saranno nuovamente chiuse al traffico, pronte ad ospitare la settima edizione di Su Sbarraccu, la felice manifestazione organizzata dal Comitato spontaneo dei commercianti Tortolì, presieduto da Sandro Puggioni. Via Monsignor Virgilio e Corso Umberto diventeranno per l’occasione un grande bazar all’aperto, dove i commercianti esporranno la propria merce a prezzi vantaggiosi e dove anche i semplici cittadini potranno  mettere in vendita qualcosa che non utilizzano più. Durante tutta la giornata, sarà presente anche la Coldiretti. Per iscriversi alla manifestazione, gli organizzatori invitano tutti gli interessati a recarsi presso il negozio 99 Centesimi.  Un’iniziativa che già da due anni rappresenta un bellissimo momento di incontro tra i cittadini e che coincide con la possibilità reale, da parte di tutti, di fare piccoli grandi affari in tempo di crisi.

Era la fine degli anni Trenta quando un geologo tedesco, Paul Dorn, trovò a Jerzu – precisamente presso Monte Lumburau – dei denti fossili molto particolari, risalenti al Giurassico Medio. A raccontare questa storia è il paleontologo Daniel Zoboli nella sua pagina Facebook informativa “Animali e piante fossili della Sardegna”.

Ma torniamo al particolare ritrovamento: lo studioso tedesco attribuì i denti a un rettile marino dalla fisionomia simile a quella di pesci e delfini, l’ittiosauro.

Non li descrisse, non li studiò e non li fotografò: ecco perché quando andarono distrutti durante il secondo conflitto mondiale non ne rimase traccia. Come spiega Zoboli, infatti, i fossili facevano parte della collezione Dorn ospitata nel Geologisches Institut der Technischen Hochschule di Braunschweig (Germania) che fu bombardato dagli alleati nell’ottobre del 1944.

E a chi si chiede cosa ci facesse un rettile marino in Ogliastra, Zoboli prontamente risponde: «L’area dell’odierna Ogliastra durante buona parte del Giurassico era sommersa dal mare.»