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Studenti sardi in Erasmus. L’esperienza di Fabiana Gillone

Sempre più universitari decidono di imbarcarsi, durante il proprio percorso di studi, nel programma Erasmus, un progetto nato nel 1987 ad opera della Comunità Europea che offre la possibilità agli studenti universitari europei di effettuare in un’università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dal proprio ateneo. Dagli anni Ottanta sono stati migliaia gli studenti ad aver fatto domanda per partecipare a questo progetto, e a giudicare dai dati, gli universitari sardi non hanno fatto eccezione.

Ma cosa significa realmente vivere questa esperienza? E’ un’esperienza di studio o di vita? Lo abbiamo chiesto a Fabiana Gillone, 23enne tortoliese, studentessa alla Facoltà di Geologia di Cagliari, che si trova da sei mesi in Spagna, a Barcellona, proprio grazie al programma Erasmus.

 

Spiega Fabiana, che a luglio dovrà fare la valigia e tornare in Sardegna: “Credo che un’ esperienza all’estero si debba assolutamente fare. Ti apre gli occhi su meccanismi che non conosci, ti fa realmente capire come il resto d’ Europa si approcci allo studio e cosa manchi realmente nelle università italiane. Avevo tanti dubbi e paure al momento della partenza: E se non mi trovo bene? Mi farò degli amici? Capirò la lingua? Ora che sono arrivata alla fine di questa strepitosa esperienza posso dire che il pensiero di tornare a casa quasi mi rattrista. Ho vissuto qui vedendo tutto brillare di luce propria. La città è magnifica e ovunque ti giri vedi arte, architettura e una storia che affonda le sue radici così in profondità quasi da metterti in soggezione. I compagni di studio sono stati straordinari, l’ interscambio di parole o di semplici tradizioni è stato un gioco divertentissimo”.

 

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