carro pifferaio magico

Una serata carnevalesca all’insegna dell’allegria e della partecipazione, quella vissuta ieri da Tortolì. Maschere, carri allegorici, canti e danze scatenate in piazza hanno regalato al nostro comune una domenica mascherata che, a detta di tutti, “non si vedeva da tempo”.

A rendere speciali i festeggiamenti, iniziati verso le 15, sono stati certamente i carri provenienti dai centri limitrofi, che hanno regalato ai presenti una parata indimenticabile. Da Robin Hood a Grease, dal Pifferaio Magico alla Walt Disney in salsa sarda. Musica, colori e risate hanno conquistato grandi e piccini.

Per martedì grasso l’appuntamento è invece a Barisardo, per la parata dei carri allegorici prevista per le vie del centro cittadino. Lunedì sarà la volta di Talana, dove è in programma una festa in maschera pomeridiana dedicata ai più piccoli, presso l’oratorio San Michele.

I suoi ingredienti sono semplicissimi: miele e nocciole. A impreziosire il dolce dei decori realizzati in glassa reale. Ecco la “tumballa”, una ricetta antichissima che trova molte parentele in altrettante preparazioni del Mediterraneo. Oggi vi proponiamo la tumballa di Ovodda, realizzata da Chiara Lai, abilissima maestra pasticcera.

Ma gli antenati della tumballa possono variare da una cultura all’altra e nel corso del tempo pur mantenendo gli stessi ingredienti, miele e nocciole. Ad esempio il “Loukoumades”, un dolce tradizionale presente in diverse culture del mondo classico e successivamente adattato in varie forme e varianti nelle cucine di molte regioni.

Ateneo da Naucrati menziona dolci simili nelle opere del teatro greco e, il nome che usa Chiara Lai per denominare il dolce è citato nelle ricette del cuoco ottocentesco Giovanni Vialardi di Casa Savoia, ma la preparazione è molto molto antica. La tumballa insomma ha mantenuto la sua popolarità attraverso i secoli, anche se con diverse variazioni e adattamenti.

Fonte Storia della cucina di Sardegna.