Il leader storico dei Verdi, Angelo Bonelli, sarà in Sardegna il 4 e il 5 febbraio per illustrare le azioni più idonee per combattere il problema dell’inquinamento della Sardegna e attivare delle nuove strategie ecocompatibili per garantire occupazione e migliorare la qualità della vita del popolo sardo e dei suoi particolari ecosistemi.

Per questo motivo nella mattinata di domani (ore 10,15)  sarà a Furtei,  dove visiterà il lago di cianuro, a Cagliari Via Falzarego (ore 12,30) per parlare del parco mancato di Tuvixeddu,  a Capoterra (Su Loi) ore 15,15, dove incontrerà i residenti per parlare di viabilità, assetto idrogeologico, qualità della vita delle zone periferiche e a  Sarroch, (ore 16,30) dove si recherà per visitate alcuni impianti e  l’azienda agricola che recentemente ha fatto causa alla Saras per i gravi danni subiti dalle emissioni di sostanze inquinanti.

Sempre domani alle ore 19,00 incontrerà gli elettori di Is Mirrionis e di San Michele presso la sede dei Verdi di via Baronia 19.

Per l’occasione Bonelli sarà accompagnato dal segretario regionale dei Verdi, candidato capolista per la circoscrizione di Cagliari, Roberto Copparoni .

Il giorno seguente (05/02) sarà a Nuoro, accompagnato dal candidato capolista IDV. Verdi Vincenzo di Dino, per visitare la strada provinciale Bitti. Siligo recentemente interrotta dall’ultima alluvione, a Nuoro (ore 12,30) presso la Biblioteca Satta e a Sardara, presso la sede dell’IDV (ore 17,00) dove presenterà la lista IDV- Verdi del Medio campidano, accompagnato dal candidato capolista Ennio Cabiddu.

L’arte e l’abilità dei coltellinai sardi è un fatto noto in tutto il mondo. Da millenni il popolo sardo produce lame di qualità eccellente accompagnate da decorazioni artistiche di incredibile bellezza e valore artigiano.

Ne esistono vari tipi. Le più celebri sono la Pattadese (Pattada), l’Arburesa (Arbus), la Guspinesa (Guspini). Altri centri di eccellenza sono Tempio Pausania, Dorgali, Alghero, Santu Lussurgiu e Assemini. Ci sono poi due macrocategorie: la leppa e la resolza. Quest’ultima di differenzia per essere a serramanico, mentre la leppa ha il manico fisso, almeno nella tradizione.

I vari tipi di coltello sardo – Foto di Vittorio Vittori (Creative Commons, Flickr)

Abitudine diffusa e assai gradita in Sardegna, soprattutto tra gli uomini, è di ricevere in regalo uno di questi magnifici coltelli che gli artigiani realizzano i manico d’osso e lama in acciaio. Non è un regalo come gli altri, ha un significato molto profondo. Oltre a essere un gesto di grande amicizia, rispetto e riconoscimento del valore altrui (soprattutto se il coltello è di grande pregio), è un auspicio di un felice futuro: serve a tagliare tutti i “rami secchi” del passato e concentrarsi sul futuro.

Prima di farvene regalare uno da un vostro amico o da un parente, però, è bene sapere una piccola cosa. Tecnicamente il coltello non si regala. Chi lo riceve è obbligato, secondo la tradizione, a regalare una moneta (di pochissimo valore) alla persona da cui lo riceve. In questo modo il coltello non servirà mai a separare l’amicizia.

Coltelli “Arburesi” e “Guspinesi”