Il comitato Leva 1993 presenta il cartellone dei festeggiamenti in onore di San Cristoforo, dal 30 agosto al 1 settembre.

Avverrà il 28 di agosto, in occasione della festa di San Cristoforo, il virtuale passaggio di consegne tra gli obrieri del 92 e il comitato della leva del 93. Spetterà, infatti ai ventunenni ilbonesi quest’anno il compito di organizzare tutte le feste paesane fino al prossimo anno, prima fra tutte proprio la festa in onore di San Cristoforo, la cui chiesetta si trova nella parte alta dell’abitato di Ilbono.

Anche quest’anno il cartellone dei festeggiamenti è ricco di appuntamenti, che avranno luogo principalmente in Piazza Andrea Lussu. I festeggiamenti civili avranno inizio venerdì 30 agosto alle 21 con balli sardi in piazza , guidati dal fisarmonicista locerese Alessandro Podda. Alle ore 22.30 ci sarà spettacolo musicale con il gruppo ” TRIAL BAND”. La serata sarà chiusa da balli sardi in piazza.

Sabato 31, alle 21, ancora balli sardi e alle 22.30 lo spettacolo “KARAS” con Giuliano Marongiu.

Domenica 1 settembre alle 20:30 intrattenimento per i più piccoli con allestimento dei maxi scivoli gonfiabili in piazza A. Lussu. Alle 21 balli sardi in piazza con il fisarmonicista Alessandro Podda. Alle 22 gara di balli sardi a premi e per chiudere, alle 23, estrazione lotteria.

Tra i bronzetti nuragici più celebri mai rinvenuti c’è sicuramente quello del guerriero con quattro occhi e quattro braccia.

Si tratta di una statuetta sicuramente molto particolare caratterizzata da un’aura di fierezza e solennità.

È esposta nel Museo Archeologico di Cagliari e fu ritrovata nelle campagne di Teti (Nuoro) insieme a decine e decine di altri reperti dell’epoca nuragica. Fu un pastore della zona a fare questa scoperta nel lontano 1865.

Ma perché questa conformazione? Le ipotesi sono tante e diverse, ma convergono su un punto. Il guerriero è raffigurato in tal modo per il suo alto valore militare. Quattro occhi e quattro braccia per spiegare empiricamente la sua grande forza durante la battaglia. Secondo alcuni studiosi raffigurerebbe un grande guerriero mortale dotato di grandi capacità. Secondo altre tesi sarebbe la rappresentazione di un’antica divinità nuragica guerriera, o di un “demone-eroe” capace di trascendere la natura umana.

Le corna sono invece un unicum in tutto l’artigianato nuragico che potrebbe essere frutto di un restauro non proprio fedele all’originale.