Dopo una felice esperienza vissuta all’RSA Ogliastra, il Caffè Letterario torna a rallegrare le domeniche degli associati nella sua sede abituale: il bar La Rosa dei Venti di Arbatax. Ospite d’onore del prossimo appuntamento, previsto per domenica 21 aprile alle ore 17, sarà Kilap Gueye, uno scrittore e psicologo senegalese che da tempo lavora nelle scuole sarde con progetti di interscambio culturale. Lo scrittore presenterà al pubblico il proprio libro intitolato “La Panchina. Una storia tra Senegal e Cagliari”, che ovviamente tocca con sapiente delicatezza la tematica dell’integrazione e strizza l’occhio a dei progetti legati al turismo solidale. Non a caso, le organizzatrici dell’evento Margherita Musella e Virginia Murru, hanno abbinato all’appuntamento di domenica il tema del Viaggio: “su questi argomenti il pubblico presente potrà intervenire a piacimento con idee, spunti, poesie e letture. Siamo felici di ospitare Kilap e di poter portare all’attenzione di tutti, grazie a lui, tematiche di grande attualità ed interesse. Continuiamo a spargere semi di accoglienza, cultura, amore verso il prossimo”. Ospiti del pomeriggio letterario saranno anche le responsabili dell’Associazione Al Madrasa, che ha da anni l’obiettivo primario di aiutare gli extracomunitari ad integrarsi al meglio nel nostro paese.

Era la fine degli anni Trenta quando un geologo tedesco, Paul Dorn, trovò a Jerzu – precisamente presso Monte Lumburau – dei denti fossili molto particolari, risalenti al Giurassico Medio. A raccontare questa storia è il paleontologo Daniel Zoboli nella sua pagina Facebook informativa “Animali e piante fossili della Sardegna”.

Ma torniamo al particolare ritrovamento: lo studioso tedesco attribuì i denti a un rettile marino dalla fisionomia simile a quella di pesci e delfini, l’ittiosauro.

Non li descrisse, non li studiò e non li fotografò: ecco perché quando andarono distrutti durante il secondo conflitto mondiale non ne rimase traccia. Come spiega Zoboli, infatti, i fossili facevano parte della collezione Dorn ospitata nel Geologisches Institut der Technischen Hochschule di Braunschweig (Germania) che fu bombardato dagli alleati nell’ottobre del 1944.

E a chi si chiede cosa ci facesse un rettile marino in Ogliastra, Zoboli prontamente risponde: «L’area dell’odierna Ogliastra durante buona parte del Giurassico era sommersa dal mare.»