Anche quest’anno la cittadina di Jerzu, si animerà di tradizione, musica e…buon vino. Infatti, la consueta degustazione per le vie del paese ( giunta alla sua trentesima edizione) allieterà ogliastrini e turisti dal 4 al 10 agosto. Il mitico Jerzu Wine Festival sarà intervallato da numerose manifestazioni: sfilate folkloristiche, rappresentazioni teatrali, concerti musicali, degustazioni di prodotti tipici locali. Protagonista assoluto, però, il Cannonau. Due gli eventi irrinunciabili all’interno del ricco calendario di eventi. Il primo: la Sagra del Vino, abbinata alla nota sfilata di costumi tradizionali sardi e prevista per domenica 5 agosto. La seconda: Calici di Stelle, la degustazione itinerante di vino locale e prodotti tipici strutturata per le vie di Jerzu. Quest’anno, a partire dal pomeriggio, verranno distribuiti la bellezza di seimila calici. Una novità: ci sarà la possibilità si scegliere tra due differenti percorsi, quello rosso e quello blu. Si prospetta ( come ogni anno, del resto) una serata memorabile, quest’estate allietata anche dalle note della Large Street Band, da giocolieri, Drag Queen e vari altri gruppi musicali, dislocati per tutta la cittadina. Vietato mancare.

L’arte e l’abilità dei coltellinai sardi è un fatto noto in tutto il mondo. Da millenni il popolo sardo produce lame di qualità eccellente accompagnate da decorazioni artistiche di incredibile bellezza e valore artigiano.

Ne esistono vari tipi. Le più celebri sono la Pattadese (Pattada), l’Arburesa (Arbus), la Guspinesa (Guspini). Altri centri di eccellenza sono Tempio Pausania, Dorgali, Alghero, Santu Lussurgiu e Assemini. Ci sono poi due macrocategorie: la leppa e la resolza. Quest’ultima di differenzia per essere a serramanico, mentre la leppa ha il manico fisso, almeno nella tradizione.

I vari tipi di coltello sardo – Foto di Vittorio Vittori (Creative Commons, Flickr)

Abitudine diffusa e assai gradita in Sardegna, soprattutto tra gli uomini, è di ricevere in regalo uno di questi magnifici coltelli che gli artigiani realizzano i manico d’osso e lama in acciaio. Non è un regalo come gli altri, ha un significato molto profondo. Oltre a essere un gesto di grande amicizia, rispetto e riconoscimento del valore altrui (soprattutto se il coltello è di grande pregio), è un auspicio di un felice futuro: serve a tagliare tutti i “rami secchi” del passato e concentrarsi sul futuro.

Prima di farvene regalare uno da un vostro amico o da un parente, però, è bene sapere una piccola cosa. Tecnicamente il coltello non si regala. Chi lo riceve è obbligato, secondo la tradizione, a regalare una moneta (di pochissimo valore) alla persona da cui lo riceve. In questo modo il coltello non servirà mai a separare l’amicizia.

Coltelli “Arburesi” e “Guspinesi”