Giornata nera, quella di oggi, per gli abusivi di Tortolì. Alle prime luci dell’alba le forze dell’ordine ( guidate dal procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi) hanno dato il via alla demolizione delle case abusive della nota località tortoliese di Is Murdegus. La prima lottizzazione non in  regola ad aver assaggiato la forza delle ruspe ( giunte dalla Penisola) è stata quella della famiglia Scalas. La proprietaria ha raccontato concitata a noi di Vistanet:

“Siamo in totale subbuglio da stamattina. Ci hanno buttato giù il muro di cinta. Fino a poco fa c’erano alcuni membri della giunta comunale. Se ne sono andati via molto contrariati perché abbiamo detto loro la verità: è colpa loro se oggi la nostra casa si trova in pericolo. Non è ancora stato progettato un PUC come si deve, ecco perché Fiordalisi ha iniziato da qui! Ma questa è la nostra prima casa, abbiamo dei bambini, non possiamo andarcene. È terribile, ci sentiamo totalmente impotenti”.

L’abitazione della famiglia per tutto il giorno è stata circondata da una nutrita folla costituita da forze dell’ordine, giornalisti, semplici curiosi e persone nella stessa situazione degli Scalas, quindi preoccupate per il domani delle loro case (abusive). Infatti il procuratore Domenico Fiordalisi ha previsto per i prossimi giorni un massiccio numero di demolizioni nella suddetta zona, in quella di Monte Attu e ovviamente in quella di Orrì, notoriamente paradiso delle irregolarità. L’emergenza abusivismo torna quindi a farsi sentire a gran voce, mettendo a repentaglio l’ordine pubblico e costituendo davvero una bella gatta da pelare per l’amministrazione tortoliese guidata dal sindaco Domenico Lerede. Tra una decina di giorni, a quanto sembra, sarà il turno di Tertenia, Barisardo e altri centri: Fiordalisi è scatenato.

Foto di Paolo Pigliacampo

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Lo sapevate? In Sardegna esiste una delle piante più rare del Mondo: l’Aquilegia Nuragica. Ne restano appena dieci esemplari.

È una pianta endemica della Sardegna. Il suo attuale areale è rappresentato da una superficie di soli 50 mq tra gli strapiombi del canyon di Gorroppu, nel Supramonte. La sua popolazione è ridotta a poco più di dieci individui, anche se si tratta di una stima difficilmente verificabile a causa dell’inaccessibilità del sito.

Sviluppa dai tre ai cinque fiori violacei bellissimi (ma il colore varia dal bianco al blu) ed è a serissimo rischio di estinzione. Una fortuna ce l’ha: essendo tossica non è soggetta al pascolo da parte degli erbivori.

Allo stato attuale non esistono misure di tutela a favore di questa specie, nonostante un progetto di legge in tal senso del consiglio regionale della Sardegna presentato nel 2006.