Monumenti napoletani: Galleria Principe, un pezzetto di Parigi nel cuore di Partenope

Amanti dell’eleganza raffinata e un po’ snob in stile belle époque? Amanti delle atmosfere parigine, appassionati dello stile Liberty? Ebbene, allora non potete non visitare la Galleria Principe di Napoli, un pezzetto di Parigi nel cuore di Partenope. La prima e più antica galleria napoletana. Per sentirsi un po' come nella Belle Epoque, rivivendo nel cuore della città le atmosfere raffinate del primo Novecento.
Monumenti napoletani: Galleria Principe, un pezzetto di Parigi nel cuore di Partenope.
Amanti dell’eleganza raffinata e un po’ snob in stile belle époque? Amanti delle atmosfere parigine, appassionati dello stile Liberty? Ebbene, allora non potete non visitare la Galleria Principe di Napoli, un pezzetto di Parigi nel cuore di Partenope. La prima e più antica galleria napoletana. Per sentirsi un po’ come nella Belle Epoque, rivivendo nel cuore della città le atmosfere raffinate del primo Novecento.
Proprio di fronte a una delle maggiori attrazioni turistiche di Napoli, il Museo Archeologico, si erge un edificio meno conosciuto e visitato ma non per questo meno bello e affascinante. È la Galleria Principe di Napoli, dedicata a un esponente della dinastia dei Savoia. Sebbene sia più piccola e raccolta dell’altra più famosa Galleria Umberto I, vanta però un primato: fu la prima a essere costruita a Napoli. Siamo in piena epoca ottocentesca, l’edificazione viene realizzata a cavallo tra il 1870 e il 1883, nel tipico stile dell’epoca che vedeva l’utilizzo di raffinati stucchi, ferro e vetro: i canoni classici del liberty dei Passages parigini e del Covent Garden londinese.
Provate ad entrare negli spazi larghi della Galleria Principe e vi sentirete come se non foste in questa città ma, come già si accennava, nella Parigi di primo Novecento. Ha un’atmosfera unica questo luogo, e un’eleganza formidabile, però a ben guardare la struttura appare “monca”. Se si osserva con attenzione si nota come la Galleria è a tre bracci con rispettive uscite, mentre il quarto braccio, seppur previsto, non fu realizzato per l’opposizione delle suore del monastero di Santa Maria di Costantinopoli che avrebbero dovuto veder sacrificato il loro giardino. Appena aperta la galleria ospitò dei vivaci caffè e un cinematografo, ravvivata da una raffinata atmosfera da belle époque. Oggi qualche locale prova a ridare vita a questo posto che ha enormi potenzialità che non vengono adeguatamente sfruttate.
Intanto sono stati avviati già da qualche anno dei lavori di rifacimento che certamente daranno nuova luce a questi spazi meravigliosi. A pochissimi passi dalla galleria c’è la chiassosa via Costantinopoli, che a una prima impressione può forse apparire anonima, ma si tratta in verità di una strada su cui insistono edifici di grande rilevanza storica e architettonica, insomma una delle vie più storiche della città e che val bene una attenta passeggiata.
Innanzitutto si caratterizza per la straordinaria concentrazione di chiese, quasi l’una dietro l’altra. E infatti a partire dal Quattrocento, la via era solo un’immensa area conventuale: le chiese che oggi vediamo, alcune aperte, altre purtroppo chiuse da anni, erano annesse a vastissimi conventi che non lasciavano spazio a nessuna abitazione civile. Quelle poche che esistevano, vennero poi inglobate successivamente.
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