Lo sapevate? Quante chiese ci sono a Napoli?

Napoli gareggia con Roma per la grandissima quantità di edifici religiosi. Le chiese di Napoli sono circa un migliaio (450 quelle dichiarate dall'UNESCO) e costituiscono un patrimonio ricco di storia artistica, architettonica, civile e spirituale, formatosi nell'arco di diciassette secoli. Non a torto Napoli nel XVIII secolo era detta la città delle cinquecento cupole. Solo Roma ha più chiese del capoluogo partenopeo.
Lo sapevate? Quante chiese ci sono a Napoli?
Napoli gareggia con Roma per la grandissima quantità di edifici religiosi. Ma quante sono le chiese in città?
Le chiese di Napoli sono circa un migliaio (450 quelle dichiarate dall’UNESCO) e costituiscono un patrimonio ricco di storia artistica, architettonica, civile e spirituale, formatosi nell’arco di diciassette secoli. Non a torto Napoli nel XVIII secolo era detta la città delle cinquecento cupole. Solo Roma ha più chiese del capoluogo partenopeo.
Le prime chiese cristiane, a Napoli, risalgono a poco dopo l’editto di tolleranza costantiniano di Milano del 313.
Tra le più antiche chiese paleocristiane vi è la basilica di San Pietro ad Aram; l’edificio, seppur rifatto secondo altri stilemi possiede ancora marcate origini paleocristiane, come testimoniato soprattutto dai suoi grandi sotterranei che hanno conservato rigorosamente arte ed architettura paleocristiana. Molto simile al caso precedente è la chiesa di San Giorgio Maggiore che possiede al suo interno, un raro esempio di abside antica completa. Infine vi è la basilica di San Giovanni Maggiore che conserva nell’abside i resti di un preesistente tempio pagano e che già a partire dal VI secolo, fu assieme a quella di San Giorgio Maggiore una dei maggiori luoghi di culto della città.
Pochi frammenti sono rimasti delle chiese altomedievali e romaniche. Per quanto riguarda le chiese gotiche, ricordiamo la basilica di Santa Chiara e il Duomo di Santa Maria Assunta, più volte ripreso dal punto di vista architettonico.
Altro punto di riferimento è la basilica di San Domenico Maggiore eretta secondo i classici canoni del gotico; venne rimaneggiata nel Rinascimento e durante il periodo barocco. Altro esempio gotico è San Pietro a Majella, la cui struttura ha conservato l’aspetto spoglio originario, ad eccezione del soffitto barocco. La basilica di San Lorenzo Maggiore rappresenta invece una pregevole mescolanza in stile gotico francese con quello francescano; anch’essa subì poi dei ritocchi barocchi.
l Rinascimento si impose grazie alla presenza di Alfonso d’Aragona, che trasformò Napoli in una delle principali città rinascimentali del tempo.
In realtà i legami artistici e culturali con Firenze avevano già prodotto un parziale mutamento nel contesto architettonico della città; lo dimostra soprattutto la chiesa del Gesù Nuovo che con la sua classica facciata a punta di diamante, rispecchia i primi esempi e/o elementi rinascimentali della città.
Tra i punti più apprezzati dai tour operator internazionali ci sono il Duomo, il complesso monumentale di Santa Chiara, la chiesa di San Domenico Maggiore, la chiesa del Gesù nuovo, la chiesa di Santa Maria dell’Incoronata, la basilica di San Francesco di Paola, la basilica di Santa Maria della Sanità, la Certosa di San Martino, la chiesa dei Girolamini e la chiesa di Santa Maria del Carmine Maggiore.
“Città dalle 500 cupole”: questo soprannome al capoluogo campano venne dato nel XVIII secolo. Come riporta un vecchio articolo del Touring Club.
Per capire il perché di questo appellativo basta trovare uno scorcio un po’ in alto come il belvedere San Martino per rendersene conto. Molte di queste cupole, forse un po’ troppe, sono abbandonate a loro stesse e da simbolo di ricchezza e fede, sono spesso diventate sinonimo di degrado e abbandono. Alcune hanno avuto la fortuna di incontrare sul loro percorso la volontà, il tempo e la passione dei Soci Volontari Touring che, nell’ambito dell’iniziativa Aperti per Voi, ne hanno cambiato il destino solitario.
Visitare in un singolo giorno una città così ricca di cose da fare e da vedere come Napoli è un’impresa non da poco, che richiede una programmazione ben precisa per non rischiare di perdere qualcuna delle mille peculiarità che contraddistinguono questo luogo , ritenuto da molti tra i più suggestivi d’Italia e del mondo intero. Difficilissimo visitare tutti e 500 questi luoghi di culto cupolati..
Ma in un mini tour ipotetico di luoghi religiosi in un giorno sarebbe forse possibile visitare la Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito, il Monastero di Santa Chiara, con il suo chiostro famoso in tutto il mondo, quello delle suore Clarisse, interamente ricoperto di pregiate maioliche.
Procediamo nel cuore pulsante della città, Spaccanapoli, una full immersion nella cappella Sansevero e il suo meraviglioso Cristo Velato, che da solo vale la visita dell’intera zona, tanto è finemente realizzato il velo di marmo che ricopre il Salvatore.
Proseguendo su Spaccanapoli si può visitare la Basilica di San Lorenzo Maggiore, un bellissimo esempio di architettura gotica, risalente al XIII secolo.
E poi ancora la Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, che merita di essere inserita tra le principali attrazioni soprattutto per la sua bellissima facciata gotica e per la cappella che custodisce il Tesoro di San Gennaro e la celebre teca contenente il sangue del santo.
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