Somma Vesuviana, la magica atmosfera della festa delle lucerne

Tra le feste più belle e suggestive, la festa delle Lucerne di Somma Vesuviana in provincia di Napoli. Chi non ci è mai stato? Viuzze, cortili e stradine che si aggrappano su per il dorsale del monte Somma, immerse nel loro passato medievale, tutte illuminate con centinaia di lumini a olio. La festa si svolge al Casamale, il nucleo più antico della cittadina vesuviana. In onore della Madonna della Neve, la festa affonda però chiaramente le sue radici nei riti agricoli di età pagana. L’atmosfera ha qualcosa di sacro e misterioso….Scopriamo insieme come il Casamale si trasforma in un luogo magico e unico.
Somma Vesuviana, la magica atmosfera della festa delle lucerne.
Tra le feste più belle e suggestive, la festa delle Lucerne di Somma Vesuviana in provincia di Napoli. Chi non ci è mai stato? Viuzze, cortili e stradine che si aggrappano su per il dorsale del monte Somma, immerse nel loro passato medievale, tutte illuminate con centinaia di lumini a olio.
La festa si svolge al Casamale, il nucleo più antico della cittadina vesuviana. In onore della Madonna della Neve, la festa affonda però chiaramente le sue radici nei riti agricoli di età pagana. L’atmosfera ha qualcosa di sacro e misterioso….Scopriamo insieme come il Casamale si trasforma in un luogo magico e unico.
Immaginatevi viuzze, stradine sormontate da archi in piperno, piccole case in pietra che si sfiorano l’un l’altra che si affacciano su armoniosi cortili medievali, e ora immaginatevi questo luogo immerso nel passato illuminato a ogni angolo di strada con centinaia di lumini ad olio. Una sola parola per descrivere quello che vediamo: suggestivo.
Questa descritta in poche righe è l’incantevole atmosfera che ogni quattro anni, nella cittadina napoletana di Somma Vesuviana, al Casamale, il suo antico borgo, si ricrea grazie all’antichissima festa delle Lucerne, una delle più belle della provincia. L’appuntamento si è rinnovato quest’anno, durante i primi giorni di agosto. La gente ha affollato le viuzze strette che si aggrappano su per il dorsale del monte Somma, un’atmosfera insieme di allegria e incanto aleggiava ovunque. È l’effetto potente e simbolico delle lucerne che illuminano e decorano le umili vie di pietra.
Le lucerne ad olio sono disposte su delle strutture di legno che hanno una forma tipica per ogni vico: cerchi, quadrati, rombi, triangoli. Inoltre, specchi posti in fondo alle stradine allungano il tunnel di luci, donando un effetto particolarissimo che incanta chiunque lo guardi. Il Casamale intero è poi addobbato con felci, rami di castagno, palloncini colorati, catene di carta colorata, zucche svuotate con dentro lumini accesi che pendono dai minuti balconcini e sono poste in bella vista sui davanzali.
La festa si celebra in onore della Madonna della Neve, sebbene abbia suoi lontani antenati nei riti agricoli di età pagana, tant’è che il cibo, la frutta, gli ortaggi, sono tra i protagonisti della festa, e non solo perché venduti in ogni angolo e cortile. Vi sono vere e proprie installazioni fatte con la verdura, decorazioni “vegetali”, botteghe allestite come era un tempo.
Un’atmosfera contadina, serena e umile, che si potenzia di un’aura magica, misteriosa e sacra. È questa la forza di questa festa, nel connubio tra religiosità, bellezza e simbolismo delle installazioni luminose, esaltazione dell’architettura contadina, celebrazione di un passato contadino e agricolo, come di un’epoca di saggezza e equilibrio con i tempi della natura. E grazie alle luci e alle forme geometriche su cui sono disposte, pare che tutto parli, comunichi con la forza dell’armonia.
Il 5 agosto la Madonna della Neve viene portata in processione dalla chiesa romanica della Collegiata per le quattro porte della città murata: porta Terra, porta Piccioli, porta Castello e porta Formosi. Al suo passaggio, dal tetto di alcune case si leva un canto che le donne, nascoste agli occhi di tutti, sommessamente diffondono come una cantilena di lutto e malinconia. La festa delle Lucerne ci riconcilia col nostro passato e le nostre radici.
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