Monumenti napoletani: Port’Alba, la più famosa delle porte cittadine e una delle più belle d’Europa

Port'Alba è un'antica porta della città di Napoli, si trova sul lato sinistro dell'emiciclo di piazza Dante (luogo anticamente detto largo Mercatello, cioè del mercato piccolo per distinguerlo dal grande mercato di Piazza Mercato). Per la sua mole e la sua architettura è considerata una delle porte seicentesche più belle d'Europa.
Monumenti napoletani: Port’Alba, la più famosa delle porte cittadine e una delle più belle d’Europa.
Port’Alba è un’antica porta della città di Napoli, si trova sul lato sinistro dell’emiciclo di piazza Dante (luogo anticamente detto largo Mercatello, cioè del mercato piccolo per distinguerlo dal grande mercato di Piazza Mercato). Per la sua mole e la sua architettura è considerata una delle porte seicentesche più belle d’Europa.
Si tratta della più famosa delle porte di Napoli ed è la più recente perché fu costruita nel 1625 per volontà del vicerè Don Pedro, Antonio Alvarez di Toledo, il duca d’Alba, da cui la porta prende il nome.
La porta fu aperta nell’antica murazione angioina, in sostituzione di un torrione e per agevolare il passaggio della popolazione che aveva praticato per comodità di passaggio da una zona all’altra della città, un’apertura posticcia nel muro.
Port’Alba fu costruita dall’architetto Pompeo Lauria su incarico del Duca d’Alba per agevolare l’uscita della popolazione che, per raggiungere il Mercatello, attraversava un passaggio creato tra le antiche mura angioine.
Nel 1656 il pittore Mattia Preti decorò la porta con alcuni affreschi, con raffigurazioni della Vergine con San Gennaro e San Gaetano e la scena dei moribondi appestati, mentre la collocazione della statua di San Gaetano, proveniente dalla demolita Porta dello Spirito Santo, è del 1781.
Nei pressi di Port’Alba, si sono consumati, nei secoli, diversi fatti di cronaca. Qui, il 26 marzo 1668, fu assassinato Cesare d’Aquino (nato nel 1615), principe di Pietrelcina.
La porta che vediamo è quella che fu ristrutturata nel 1797 e a cui fu aggiunta la statua di San Gaetano sulla sommità che prima era su Porta Reale una porta che era nei pressi dell’attuale Via Benedetto Croce e che fu abbattuta nel tempo.
La porta permette l’accesso all’omonima via port’Alba, conosciuta per le sue numerose librerie e i cui edifici risalgono al Settecento.
A metà strada sorge la Libreria Guida dichiarata dal ministero dei beni culturali nel novembre 1983 “bene culturale dello Stato” per l’attività libraria ed editoriale svolta.
All’ingresso della via dal lato posteriore, su piazza Bellini, è posta una targa del 1796 che servì a portare a conoscenza della cittadinanza, che qualora si fossero ancora messi in loco venditori ambulanti, ostruendo il passaggio delle carrozze e dei pedoni, questi sarebbero stati puniti con ammende.
Di fronte alla targa, c’è l’Antica Pizzeria Port’Alba sorta nel 1738 e prima pizzeria al mondo.
Infine, dall’ingresso su piazza Dante, il primo palazzo a destra ha dato i natali a santa Caterina Volpicelli.
La città di Napoli contava 26 porte di accesso (e ben 28 torri) che consentivano di entrare nella città superando le mura di difesa per l’accesso. Oggi le porte, assieme alle antiche cinte murarie della città di Napoli, sono quasi tutte scomparse ma ne rimangono quattro molto belle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA