Lo sapevate? Spaccanapoli, la strada che resiste agli anni e ai cambiamenti. Perché si chiama così?

(PRIMA PUNTATA) Spaccanapoli è una delle strade simbolo di Napoli e viene chiamata così perché divide in due la città, quella antica e quella più moderna, tra nord e sud. Andiamo alla scoperta di questo luogo così famoso e caratteristico del capoluogo partenopeo. Un luogo da visitare assolutamente se si fa un viaggio a Napoli, il posto dove si percepiscono gli odori, i sapori e i gusti della napoletanità più vera.
Lo sapevate? Spaccanapoli, la strada che resiste agli anni e ai cambiamenti. Perché si chiama così?
(PRIMA PUNTATA) Spaccanapoli è una delle strade simbolo di Napoli e viene chiamata così perché divide in due la città, quella antica e quella più moderna, tra nord e sud. Andiamo alla scoperta di questo luogo così famoso e caratteristico del capoluogo partenopeo. Un luogo da visitare assolutamente se si fa un viaggio a Napoli, il posto dove si percepiscono gli odori, i sapori e i gusti della napoletanità più vera.
Si tratta dell’antico Decumano Inferiore, un lungo rettilineo del centro storico. Insieme al Decumano Maggiore e al Decumano Superiore, è una delle tre arterie principali dell’originario assetto urbanistico greco.
Quest’arteria ha origini antichissime: è la via più vicino al mare in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, organizzarono la città.
Si tratta di un vero e proprio rettilineo di più di un chilometro, stretto, che divide in due l’enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì Benedetto Croce. Data l’origine, sarebbe più opportuno parlare di plateia in greco, e non di “decumano”, in latino, denominazione di epoca romana che per convenzione ha sostituito l’originaria. Viene chiamata “Spaccanapoli” in quanto divide nettamente la città, grazie alla sua perfetta linearità.
Lungo il suo percorso, tra motorini e passanti, sorgono numerosi edifici storici, palazzi, chiese, ma anche negozi di artigianato, bar, ristoranti, locali, famiglie che vivono nei bassi, artisti-artigiani e abusivi che vendono di tutto, e botteghe tipiche che contribuiscono a renderla una delle strade più celebri e caratteristiche di Napoli.
Per capire bene visivamente perché la strada viene chiamata così, è possibile ammirare dall’alto il panorama del centro storico, da San Martino al Vomero. Da qui si nota perfettamente come la spaccatura sia netta e molto precisa. Attualmente la strada parte da via Pasquale Scura, sui Quartieri, e si conclude nella parte finale di Forcella.
Si suddivide in tre spezzoni: il primo tratto incominciava da piazza del Gesù Nuovo per proseguire per l’attuale via Benedetto Croce, passando per piazza San Domenico Maggiore, piazzetta Nilo e largo Corpo di Napoli. La parte centrale è via San Biagio dei Librai. Il terzo spezzone comincia da via Giudecca Vecchia e Via Tupputi, una parte di Forcella, superato l’incrocio con via Duomo: il tratto finale del decumano.
La moderna concezione di “Spaccanapoli” invece include anche le espansioni che si sono avute nel corso del XVI secolo che hanno visto portare il tratto iniziale fino ai Quartieri Spagnoli.
Nella prossima puntata andremo a vedere quali sono i principali edifici, le botteghe, i locali e i negozi più famosi di questo luogo così singolare.
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