Ma il Duomo di Milano ha mai avuto un campanile?
Il Duomo di Milano è da sempre il simbolo del capoluogo lombardo. Ma l’opera gotica ha mai avuto un campanile? Scopriamolo insieme.
Il Duomo di Milano ha il campanile? Sono tanti i visitatori che si pongono questa domanda. La risposta è molto semplice: no, il Duomo di Milano non ha mai avuto un vero e proprio campanile separato come molte altre cattedrali. Al contrario, la struttura del Duomo integra le funzioni del campanile all’interno della sua complessa architettura gotica.
In alcune rare foto e alcuni dipinti si intravede, tra le guglie del Duomo, una torre campanaria. Ed effettivamente, fino al 1886, il Duomo ebbe una torretta campanaria in muratura, probabilmente risalente all’antica Basilica di Santa Maria Maggiore, costruita nel ‘500 sopra la navata centrale, ma mai un campanile vero e proprio. Quest’ultima però fu demolita per “il gravissimo e pericoloso stato di ammaloramento in cui si trova”, come si legge nella delibera della giunta comunale.
Per sopperire alla mancanza di un campanile per la Cattedrale, nel 1888 la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano decise di indire un concorso per risolvere la secolare questione. Vari furono i progetti che vennero presentati, tra i quali si annovera quello di Luca Beltrami che propose una torre da erigersi all’estremità della manica lunga di Palazzo Reale. Il campanile doveva avere uno stile manieristico, con elementi decorativi del Pellegrini e del Rechini, ricavati dal rinnovamento della facciata. Purtroppo nessuno dei progetti venne realizzato.
Nel 1938 l’idea di regalare al Duomo un campanile tornò a far parte del dibattito pubblico quando Benito Mussolini ne annunciò la realizzazione in pompa magna con un progetto di Vico Viganò. La torre campanaria, sarebbe stata completata entro il 1942 e avrebbe dato a Milano il campanile più grande al Mondo.
Il progetto riproponeva gli stili decorativi del Duomo in una costruzione alta 164 metri con base di 20 metri per lato comprendente diversi ambienti lungo tutta l’altezza: la cripta mausoleo, il vestibolo d’ingresso, le sale delle Lapidi, degli Eroi e della Vittoria, la cella campanaria con “concerto di 18 campane da usarsi nelle funzioni religiose del Duomo e nelle solennità patriottiche ed Orologio con suoneria a cariglione”, la loggia della Redenzione, la celletta della Campanella Vittoriosa, il Tempietto della Gloria, la loggia belvedere, l’Altare della Patria, il Faro della Pace a 160 metri d’altezza ed infine il pinnacolo a 164 metri.
Due scale indipendenti e due ascensori avrebbero consentito la salita. Il progetto all’epoca fu fortemente criticato e l’opera fu definita come un’enorme matita in piedi. Ma anche questo progetto, come gli altri, cadde nel dimenticatoio. Sebbene il Duomo di Milano non abbia un campanile separato, la sua struttura integra questa funzione in modo armonioso e imponente. La Guglia Maggiore e la statua della Madonnina rappresentano non solo l’elevazione fisica ma anche spirituale della città, riflettendo la grandezza e la fede dei milanesi attraverso i secoli. La cattedrale rimane un simbolo di Milano, ammirata sia per la sua bellezza architettonica che per il suo significato storico e culturale.
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