Lo sapevate? Che cosa rappresenta la statua-gestaccio di piazza Affari a Milano?

Lo sapevate? Che cosa rappresenta la statua-gestaccio di piazza Affari a Milano? Misura undici metri e il materiale di cui è costituito è marmo di Carrara. La statua è un “gestaccio” volutamente osceno: 15 quintali di irriverenza. Chi l’ha realizzata?
Lo sapevate? Che cosa rappresenta la statua-gestaccio di piazza Affari a Milano?
Misura undici metri e il materiale di cui è costituito è marmo di Carrara. La statua è un “gestaccio” volutamente osceno: 15 quintali di irriverenza. Chi l’ha realizzata? E soprattutto che cosa rappresenta?
Love esiste dal 24 settembre 2010 ed è la famosa opera posizionata davanti a palazzo Mezzanotte, sede della Borsa, in piazza degli Affari a Milano durante la giunta guidata da Letizia Moratti.
L.O.V.E. è anche comunemente nota come Il Dito. Il nome è un acronimo di «libertà, odio, vendetta, eternità». La scultura è alta 4 metri e 60 (che diventano 11 complessivi comprendendo il basamento su cui è eretta).
Maurizio Cattelan è un famoso artista padovano. Le sue opere combinano la scultura con la performance e spesso includono eventi di tipo “happening”, azioni provocatorie, pezzi teatrali, testi-commento sui pannelli che accompagnano sue opere d’arte.
Il primo aspetto che si nota di questa scultura (che tuttora piace e non piace soprattutto ai milanesi veraci) è il lungo dito medio che si protrae per più di due metri. Le altre dita non sono chiuse, ma mozzate.
Il “dito di Cattelan”, come da progetto iniziale, sarebbe dovuto rimanere in piazza degli Affari soltanto per due settimane, ma poi dopo un tira e molla lunghissimo, nel 2012 la giunta Pisapia ha deciso di farlo restare per sempre davanti alla Borsa.
L’opera raffigura una mano con il dito medio alzato, mentre le restanti dita sono mozzate. Si è pensato che la mano sia raffigurata nel saluto romano, ma le altre dita sarebbero state erose dal tempo, a parte il medio.
Ne scaturisce un evidente gesto irriverente che va a contrastare ironicamente con lo stile classico e monumentale dell’opera, rivolgendosi all’architettura del ventennio di palazzo Mezzanotte e forse anche al mondo “cannibale” della finanza che rappresenta. L’artista padovano, nel giorno della presentazione, aveva risposto ai giornalisti che gli domandavano se il gesto fosse rivolto al mondo della finanza spiegando che in realtà era destinato “soprattutto all’immaginazione, all’immaginazione di tutti quanti, di quelli che ce l’hanno”.
Qualche curiosità: Il 23 febbraio 2013, in occasione della settimana della moda, alcuni attivisti di Greenpeace hanno coperto il dito con un guanto verde per chiedere all’industria della moda maggiore attenzione ai temi ambientalisti. Il 19 luglio 2019 la scultura è stata utilizzata per la presentazione italiana della famosa serie, La casa di carta, coperta in parte con una maschera, la stessa indossata dai protagonisti della serie.
Dopo le proteste di una parte della rappresentanza politica e culturale milanese, offesa dal significato dell’opera, il critico Philippe Daverio aveva proposto di trasferire l’opera a Bologna, città “più spiritosa” e “più adatta” ad accogliere il dito. Ma il dito è rimasto lì, a scatenare l’immaginazione di chi passa da quelle parti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA