Il culto dei Re Magi a Milano e la leggenda della tomba nella chiesa di Sant’Eustorgio

Lo sapevate? Il culto dei Re Magi a Milano e la leggenda della tomba nella chiesa di Sant’Eustorgio. (SECONDA PUNTATA) Ieri abbiamo parlato della leggenda secondo cui i corpi dei Re Magi sarebbero sepolti nella basilica milanese di Sant’Eustorgio, che
Lo sapevate? Il culto dei Re Magi a Milano e la leggenda della tomba nella chiesa di Sant’Eustorgio.
(SECONDA PUNTATA) Ieri abbiamo parlato della leggenda secondo cui i corpi dei Re Magi sarebbero sepolti nella basilica milanese di Sant’Eustorgio, che si trova nell’omonima piazza e risale al IV secolo. Nel tempo la tradizione legata a questa incredibile storia si è notevolmente sviluppata, andando a creare un vero e proprio culto. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.
I corpi dei Magi sarebbero stati donati dalla madre dell’imperatore Costantino. Nell’ultima cappella all’interno della chiesa si trova un sarcofago sul quale è presente una scritta che recita: Sepulcrum Trium Magorum. Successivamente Federico Barbarossa, conquistata la città, donò i resti all’arcivescovo di Colonia, e solo nel 1904 due fibule, una tibia e una vertebra furono restituite.
La basilica di Sant’Eustorgio, una delle più importanti della città, conserva le reliquie dei Magi, oggetto tuttora di culto e di una devozione mai interrotta.
Secondo un’antica tradizione i Magi tornarono a Gerusalemme dopo la crocifissione di Cristo e vi morirono martiri. I loro corpi sarebbero poi stati trasferiti da Sant’Elena, madre di Costantino, a Costantinopoli, in Santa Sofia. Eustorgio, recatosi a Costantinopoli prima di insediarsi vescovo a Milano, avrebbe poi avuto in dono le reliquie dall’imperatore Costante.
Le sacre spoglie sarebbero state trasportate in città in un grande e pesante sarcofago marmoreo trainato da due buoi che, giunti alle porte di Milano, sarebbero crollati esausti. In questo luogo Eustorgio avrebbe quindi deciso di fondare una basilica. I corpi deposti in un’arca marmorea dopo un lungo viaggio su un carro trainato da buoi (vedasi il quinto capitello a destra della navata centrale della Basilica che raffigura l’episodio), giunto nei pressi di Porta Ticinese non riuscì più ad avanzare.
Durante il saccheggio di Milano da parte di Federico Barbarossa, nel 1164, i fedeli, per paura che le sacre reliquie venissero profanate, le nascosero nella vicina chiesa di San Giorgio in Palazzo, entro le mura cittadine. Ma l’arcivescovo Rainald von Dassel, cancelliere imperiale del Barbarossa, scoprì l’inganno, si impossessò dei corpi dei Magi e li fece trasportare a Colonia, dove tuttora si trovano, custodite in un prezioso reliquiario riferito all’orafo Nicola di Verdun.
In Sant’Eustorgio rimase invece il grande sarcofago sul cui coperchio sono scolpite una stella e la scritta settecentesca “Sepulcrum trium Magorum”.
Nei secoli successivi i milanesi tentarono invano di ottenere la restituzione delle reliquie. Solo nel 1903, grazie all’intervento del cardinal Ferrari, alcuni frammenti dei sacri resti tornarono nella basilica di Sant’Eustorgio. Tuttora le reliquie sono conservate in una teca sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della basilica, esposte alla devozione dei fedeli.
Ancora oggi, nella solennità dell’Epifania, una grande processione, che vede la partecipazione di migliaia di fedeli, parte dal Duomo di Milano e si conclude davanti alla Basilica di Sant’Eustorgio.
Dal 1336, come documentato nel libro del frate Allegranza, a Milano in occasione della festività dell’Epifania si svolge il “corteo storico dei Magi” organizzato dalla parrocchia di Sant’Eustorgio.
Questo corteo, movimentato da volontari vestiti di preziosi costumi d’epoca, ha lo scopo di rievocare il cammino fatto dai Magi alla ricerca del Creatore, luce del mondo, con l’omaggio finale alla Sacra Famiglia dei doni che la storia ci ha tramandato : oro (regalità di Gesù) , incenso (divinità di Gesù) e mirra (preannuncio della sua passione).
Il corteo è arrivato quasi ininterrottamente fino ai nostri giorni. Fu sospeso da San Carlo ai tempi della peste di Milano per gravi e giustificati motivi e fu, in seguito, fatto riprendere da Giovanni Battista Montini arcivescovo di Milano e futuro Papa Paolo VI e da allora mai più interrotto.
Il corteo attraversa le strade del centro di Milano, partendo da piazza del Duomo per arrivare in piazza sant’Eustorgio con il devoto omaggio dei Magi ad un presepe vivente.
La Basilica di Sant’Eustorgio nasconde un altro mistero, ossia le catacombe sottostanti: questa chiesa, infatti, venne costruita su una necropoli suburbana di cui si conservano ancora tracce significative. Sono state ritrovate tombe di età augustea, e sepolture cristiane a partire dal 377: la più antica è quella di Vittorino, un esorcista.
© RIPRODUZIONE RISERVATA