Casa Galimberti: il palazzo liberty più bello di Milano. Siete d’accordo?
Milano non è sempre segreta e nascosta. Alcune bellezze da capogiro sono ben visibili in città, proprio sotto gli occhi di tutti. In Via Malpighi 3, proprio a due passi dalla elegante Porta Venezia, c’è uno dei palazzi più belli di tutta Milano
Milano non è sempre segreta e nascosta. Alcune bellezze da capogiro sono ben visibili in città, proprio sotto gli occhi di tutti. In Via Malpighi 3, proprio a due passi dalla elegante Porta Venezia, c’è uno dei palazzi più belli di tutta Milano. Decorazioni, disegni liberty e motivi floreali compongono un quadro meraviglioso su tutta la facciata del palazzo! Stiamo parlando della favolosa Casa Galimberti, un trionfo liberty e frivolo che rende Porta Venezia una meta ancora più esclusiva e romantica.
L’abitazione fu progettata da Giovanni Battista Bossi e fatta costruire nel biennio 1903-1905 su incarico dei fratelli Galimberti. Furono anni d’oro per i due fratelli: poterono sperimentare e creare uno degli esempi più brillanti di liberty milanese, grazie alle decorazioni disegnate da Bossi e richieste appositamente per abbellire il palazzo. Al primo piano sono raffigurate delle formose e sinuose figure femminili mentre negli altri piani vi sono motivi floreali e piante tropicali che abbondano anche gli spazi interni.
Ma questo palazzo era, per l’epoca, anche un’avanguardia tecnologica. Quando fu costruito, presentava delle caratteristiche molto originali e d’eccezione, come il riscaldamento centralizzato e l’ascensore. A inizio ‘900, a Milano, solo pochissimi palazzi ne erano forniti, quasi tutti hotel di lusso o case nobiliari. Invece nel Palazzo Galimberti, elegantissimo ma non per quanto nobiliare, l’ascensore e il monta carichi furono installati fin da subito. Durante gli anni ’20 Casa Galimberti ospitò una mostra d’arte organizzata dalla FAM (Famiglia Artistica Milanese), che presentava opere di figure molto di spicco del movimento futurista, come come Umberto Boccioni e Carlo Carrà.
Durante gli anni ’60 l’edificio venne sottoposto a vincolo monumentale, cioè a diverse limitazioni nell’uso e nella ristrutturazione di un immobile, perciò non ci furono molte attività commerciali in grado di sedimentare al pian terreno dei negozi o delle boutique. C’è però una divertente curiosità circa questo palazzo. Sotto l’angolo del palazzo passa la Roggia Gerenzana, che porta acque dalla Martesana a Rogoredo. Si tratta di un canale a scorrimento veloce e ininterrotto, con n tratto ancora scoperto lungo 20 metri che diventa visibile nel cortile dell’edificio di via Spallanzani 10.
Insomma, questo palazzo è storico e ancora bellissimo, guardarlo e passarci davanti è come aprire una finestra su un mondo passato, fatto di bellezza un po’ frivola e di disegni libertini. Se vi capita di passarci davanti soffermatevi qualche minuto sullo stile pittorico dei disegni e sui dettagli più sottili: ne troverete parecchi!
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