Milano è davvero una città sicura per le persone con disabilità?

Girare in sedia a rotelle a Milano, è davvero sicuro e facile? Voi cosa ne pensate?
Milano è davvero una città sicura per le persone con disabilità?
Girare in sedia a rotelle a Milano, è davvero sicuro e facile? Voi cosa ne pensate?
È una domanda delicata e la risposta non è semplice. Il pensiero più comune è quello che vede Milano come una città moderna, veloce e dinamica, aperta a tutti e capace di entusiasmare chiunque. Certo, ha i suoi difetti, ma rimane comunque la città più europea e internazionale d’Italia. Eppure, ci sono ancora tante difficoltà e molti limiti, soprattutto per le persone con disabilità o mobilità ridotta.
Molte delle strade di Milano hanno marciapiedi stretti, strisce pedonali senza “predellino” (cioè la tipica discesa e salita agevolata dai marciapiedi) e presentano diverse difficoltà per chi si sposta con la carrozzina. Sottoterra, la situazione non migliora. Era uscito tempo fa un video-denuncia di Fanpage che mostrava quanto è difficile per una persona in sedia a rotelle spostarsi in metropolitana: il sistema di catene e pali a cui legare la sedia a rotelle sono pochi, persino nelle metropolitane più moderne. Due sedie a rotelle, per esempio, non ci stanno. Per non parlare poi dei diversi metodi che dalla metropolitana portano in superficie. Non tutte le stazioni sono munite di ascensori e, anche laddove sono presenti, molte sono inagibili, fuori uso o davvero lenti. Le scale mobili sono pensate a gradini, quindi totalmente inutili per chi è in sedia a rotelle. Insomma, la metropolitana non è sicura né efficiente per le persone con mobilità ridotta.
Veniamo ora ai tram. Sebbene molti tram posseggano oggi la rampa di salita e discesa, manovrata appositamente dal conducente, alcuni mezzi di superficie sono vecchi. Basti pensare al tram n.10: i gradini per salire sul mezzo pubblico sono alti persino per chi è giovane e rampante, figuriamoci per chi si trova seduto in sedia a rotelle. Anche lì, ovviamente, esiste la rampa di accesso, ma il conducente deve scendere dalla vettura, tirarla fuori, posizionarla, far salire la persona e poi sincerarsi che quest’ultima viaggi in tutta sicurezza, con le catene che legano la sedia alla vettura. Insomma, è laborioso e, comunque, nelle ore di punta, impensabile. Laddove il tram è già pieno, molti conducenti intimano la persona in sedia a rotelle a prendere la vettura successiva. È un notevole disagio, non pensate?
Torniamo ora alle strade. Abbiamo già parlato, in un altro articolo, della situazione del pavé. È ingestibile anche per tanti automobilisti, ciclisti e motociclisti, figuriamoci per chi si trova in una situazione di ridotta mobilità. Non sempre avventurarsi per le vie del centro è comodo e funzionale, premesso che comunque in centro ci si debba arrivare, usando magari i mezzi pubblici. Molte attrazioni milanesi, poi, dai musei ai ristoranti, dagli eventi pubblici alle fiere, non dispongono ancora dei mezzi e degli strumenti per rendere i propri percorsi facili e agibili a tutti. Insomma, Milano ci prova quotidianamente a rendersi sicura e aperta, ma per ora i risultati ancora scarseggiano. Ciò non significa che i tentativi non ci siano, ovviamente, ma il traguardo di una città accessibile a tutti è ancora lontano.

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