Quiz per milanesi doc: riconoscete questo palazzo?
Saranno in pochi a capire quale palazzo è raffigurato in questa foto storica in bianco e nero. Ma è un edificio famosissimo (almeno per i milanesi) e si occupa di gestire tutto il Comune di Milano...
Quest’opera cinquecentesca è la massima espressione dell’architetto perugino Galeazzo Alessi. Si tratta di un palazzo nobiliare che, dal 1861, si occupa dell’amministrazione comunale di Milano (già questo è un grande indizio per capire di che palazzo stiamo parlando). Il palazzo era di proprietà di Tommaso Marino ma venne acquistato dallo Stto nel lontano 1781 e dopo l’Unità d’Italia divenne immediatamente la sede centrale del comune meneghino. Si trova sul fronte orientale di piazza della Scala e nel corso dei secoli è stato restaurato più volte per poi essere ultimato nel 1892 da Luca Beltrami.
La storia di questo edificio è piuttosto lunga e torbida: venne inizialmente commissionato dal banchiere e commerciante genovese Tommaso Marino, per diventare la residenza nobiliare della ricca e imprenditrice famiglia Marino. L’edificio è risalente a metà XVI secolo e a metterci le mani sopra furono gli abili scultore della Veneranda Fabbrica del Duomo. Scultori, pittori, architetti e artisti crearono un’opera di meraviglia assoluta, dagli intagli del palazzo fino all’arredamento delle stanze.
La costruzione del palazzo continuò con uno stile comparabile a quello delle più ricche corti dell’epoca modera, tant’è che nel cortile del palazzo furono raffigurate le Fatiche di Ercole e le Metamorfosi di Ovidio. Nel Salone d’onore (oggi chiamato Salone dell’Alessi) trova posto un affresco (sul soffitto) che raffigura le Nozze di Amore e Psiche. Sotto i vari cornicioni delle stanze ci sono Muse, Dei, bassorilievi con Perseo e altri eroi della mitologia greca, busti raffiguranti personaggi illustri del passato e altre figure d’epoca. Insomma, questo palazzo è davvero un trionfo artistico!
Appena dopo la costruzione, però, il palazzo iniziò a deperire. Nel 1626 vennero rimosse le balaustre sovrastanti il cornicione perché pericolanti e, a seguito della peste e della carestia che imperversarono su Milano per tutto il 1600, il palazzo passò di mano in mano, trovando nuovi eredi e nuovi proprietari. Solo dopo il 1848 il palazzo interruppe per alcuni mesi il proprio ufficio burocratico e divenne sede del Governo provvisorio della Lombardia. Il territorio, una volta liberto dagli Austriaci nel 1859, passò dalla proprietà dello Stato a quella del comune e da allora non ha mai più avuto alcun padrone al di fuori dei cittadini milanesi.
Durante le due guerre mondiali l’edificio, come tutta Milano, venne bombardato e ne uscirà piuttosto malandato. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale si decise di fare un profondo restauro volto a riportare il palazzo al suo antico splendore. Oggi sono moltissimi gli affreschi e i quadri che abbelliscono le stanze del palazzo, e simboleggiano tutti il peso storico del passato e anche le innumerevoli vite che l’edificio ha avuto. Chi lavora dentro quelle stanze è circondato da una bellezza sublime e può bearsi di quella vista lussuosa ogni volta che vuole, mentre per tutti gli altri ci sono comunque delle visite guidate o dei tour appositi nelle stanze più belle. Avete capito di che palazzo stiamo parlando?
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