Milano, fervono i preparativi per il nuovo Caffè Letterario al Teatro Gaber.

Ormai è quasi tutto pronto per il nuovissimo Caffè Letterario del Teatro Lirico Giorgio Gaber! Ecco come sarà questo spazio.

A settembre aprirà un nuovo spazio allestito per pranzi e cene, ma anche colazioni, eventi culturali e incontri letterari. Il tutto sarà gestito fra un arredamento di design e una cucina pensata come sostenibile. L’iniziativa parte dal Teatro Gaber, il teatro lirico fra i più antichi di Milano. Questo teatro ha una storia molto particolare: fu infatti costruito nel 1779 dall’architetto Giuseppe Piermarini, lo stesso genio che ideò la Scala di Milano.

Il Teatro Lirico in principio era uno spazio per l’alta borghesia e la nobiltà ma l’arciduca Ferdinando, figlio di Maria Teresa d’Austria, voleva dotare la città di un’istituzione pensata per il popolo e che fosse aperta a tutti. Così, il Teatro Lirico iniziò a essere frequentato anche dalle classi meno abbienti e, in tempi più moderni prese il nome del mitico cantautore Giorgio Gaber.

Il direttore generale del teatro, Matteo Forte, ha di recente deciso che questo spazio doveva essere vissuto come un luogo d’incontri e di relazioni, pause di buona gastronomia e momenti di socialità. Così, la promettente novità di un nuovo Caffè Letterario ha preso vita e, fra grandi aspettative e trepidante attesa, fervono i preparativi.

Come sarà questo nuovo Caffè Letterario? L’ambiente è pensato nei minimi dettagli: ci sarà una sala prove per i cantanti lirici, costruita con una volta d’ampio respiro e fini decorazioni sulle pareti. Tutt’attorno si troveranno tavolini in marmo nero, con sedie e sedute imbottite color salvia. Il locale, elegante e raffinato, avrà una sorta di “vita propria”, perché non rimarrà aperto solo durante gli spettacoli, ma potrà essere frequentato dalla mattina alla sera, tutti i giorni. Lì si terranno presentazioni, dibattiti, eventi culturali e tavole rotonde sui più disparati argomenti, tutti di natura intellettuale e sociale, ovviamente. Proprio come avveniva nei nobili caffè letterari dell’800!

Che dire invece della cucina? Il fiore all’occhiello di questo Caffè Letterario non è solo la possibilità di fermarsi a colazione, pranzo e cena, ma proprio di poter godere di un’ottima gastronomia, naturale negli ingredienti e variegata nell’offerta. Inoltre, sarà dato ampio margine alla sostenibilità, perché tutte le portate verranno servite in vasetti o piatti di vetro, lavabili e quindi riutilizzabili. Insomma, il Teatro Gaber dice addio alla plastica, senza però farsi mancare nulla dei confort e degli agi che il consumo dinamico presuppone.

I preparativi per l’organizzazione di questo Caffè Letterario sono già iniziati e tutto sembra andare per il meglio, non ci resta che aspettare settembre e fare una pausa in questo nuovo, squisito spazio!

Milano, perché zona Tortona è diventata così esclusiva?

Conoscete già Zona Tortona? Un tempo area prettamente industriale, oggi quartiere esclusivo e radical chic!

Zona Tortona, dietro alle spalle della stazione ferroviaria di Porta Genova, è il nuovo polo attrattivo di Milano. Con le sue vie rese famose da ristoranti e centri culturali, da via Savona a Via Stendhal, zona Tortona è uno snodarsi di viuzze in pavé e edifici ammodernati, ristoranti chic e boutique eccentriche d’abbigliamento. Ma tutto ciò è nato in tempi piuttosto recenti, nei primi anni 2000. Solo vent’anni fa Zona Tortona è diventata un polo di moda e design: in questo quartiere hanno preso luogo molte operazioni di recupero industriale e ristrutturazioni. Se prima Zona Tortona era il cuore della vita industriale per tutti gli operai di Milano, oggi accoglie spazi legati alla cultura, alla fotografia, al design e ai laboratori artistici. Ma c’è molto di più! La zona è resa viva anche dai locali, dalle librerie alternative e dalle birrerie di tendenza. Insomma, è quella tipica bellezza “radical chic” che ai milanesi piace tanto.

Questo quartiere post industriale è diventato il luogo della creatività. Ambitissimo dagli artisti, dagli aspiranti stilisti e dagli chef con gusti atipici, il quartiere prende vita soprattutto nel pomeriggio, quando gli atelier della moda esplodono di colori e i bar diventano il palcoscenico di grandi gruppi di amici. I capannoni e le fabbriche non sono che un vago ricordo, riportato alla memoria solo dagli edifici, chiaramente d’epoca industriale, che tappezzano il quartiere.

Nel vecchio nucleo industriale dell’ex Ansaldo, l’acciaieria più grande e famosa di Milano, troviamo oggi il Mudec – il museo delle culture. Si tratta di 12.000mq di spazio dove prendono vita esposizioni, mostre, eventi culturali e produzioni audiovisive di rara bellezza. Al Museo delle culture non è insolito trovare mostre di artisti del calibro di Van Gogh o Dalì. Insomma, è il museo per chi ama l’arte, in tutte le sue forme e sfumature. I vecchi edifici dell’Ansaldo sono stati tutti riconvertiti a spazi di coworking e laboratori creativi: come dicevamo prima, Tortona è il quartiere perfetto dove sperimentare la propria arte e il proprio estro. Chiunque abbia una passione o un sogno, in Zona Tortona può realizzarlo.

In quest’ottica non è difficile immaginare perché il quartiere sia diventato così esclusivo. La richiesta è tanta, e nel frattempo sono nati anche hotel e b&b di lusso, adatti a ospitare vip e personaggi del mondo dello spettacolo. Certo, Tortona non è l’unica zona di Milano riconvertita e rinata dopo il periodo industriale. C’è anche tutta l’area attorno a Portello, dove invece c’era la famosissima fabbrica dell’Alfa Romeo, e che oggi è un grande complesso residenziale. Ma una zona così bella e moderna come Tortona è difficile da trovare. Sarà perché è un quartiere un po’ chiuso in se stesso, fatto di stradine strette e negozi bizzarri, o sarà perché dà l’idea di una vita in continuo movimento… sta di fatto che da questa zona è possibile solo rimanere affascinati e ammirare uno charme d’altri tempi. Ti conquista fin da subito!