Rincaro dei prezzi sugli affitti: la protesta degli studenti fuori dalle università

Sul caro-affitti gli studenti non mollano e rimangono nelle tende davanti alle Università. Leggete l’articolo per sapere davvero cosa sta succedendo! Se avete cercato di affittare un monolocale o un bilocale a Milano, già lo sapete...
Rincaro dei prezzi sugli affitti: la protesta degli studenti fuori dalle università.
Sul caro-affitti gli studenti non mollano e rimangono nelle tende davanti alle Università. Leggete l’articolo per sapere davvero cosa sta succedendo! Se avete cercato di affittare un monolocale o un bilocale a Milano, già lo sapete…
È la notizia delle ultime settimane. Tutto è iniziato perché una studentessa, Ilaria Lamera, si è accampata fuori dal Politecnico di Milano (a cui è iscritta) e ha passato la notte in tenda in segno di protesta.
La protesta verte su una questione ormai decennale a Milano. Si parla del caro-affitti, una tematica ormai fuori da ogni controllo nel capoluogo lombardo. Insieme ad Ilaria si sono unite decine di altri studenti, chi iscritto al Politecnico e chi invece frequentante dell’Università Statale di Milano. Lo scontro è sotto agli occhi di tutti: questi giovani non possono permettersi di pagare l’affitto a Milano, oppure possono ma facendo sacrifici enormi, quindi dormono in tenda per segnalare che la situazione ha raggiunto davvero l’apice dell’assurdità.
Ilaria è andata a visitare un numero considerevole di case, stanze, appartamenti e solai, e nel giro di poche settimane si è resa conto di quanto può costare vivere a Milano. Per tutte le abitazioni il prezzo mensile parte dai 700 euro al mese, senza contare le spese. E voi penserete che, con 700 euro, si viva in una condizione dignitosa e umana. E invece no! Milano ormai offre case ridicole e soluzioni disumane, dove due o tre persone sono stipate dentro una stanza in condivisione, dentro una casa piccolissima e un bagno solo. E tutte quante devono sborsare 800 euro al mese, solo per vivere vicino a una metropolitana o nella cerchia interna dei Navigli. È una cosa inaudita, il mercato degli affitti a Milano è ormai vergognoso e invivibile, sono in tanti i fuori sede che rinunciano a vivere a Milano perché, sebbene entusiasti del clima universitario meneghino, si scontrano con la dura realtà dei fatti: non possono permettersi di vivere qui.
Non bisogna essere dei pozzi di scienza per capire che uno studente, un giovane che passa tutte le sue mattine all’Università e a volte anche i pomeriggi, non può affatto guadagnare 700 euro al mese. A volte uno stipendio così non lo guadagna nemmeno che chi fa un lavoro full-time dentro un bar o un pub, figuriamoci qualcuno che potrebbe offrire una presenza solo part-time o di qualche sera alla settimana perché nel frattempo deve studiare per l’esame.
Quello degli affitti di Milano è un lucro per pochi benestanti e non elargisce di certo un’immagine dignitosa, aperta e libera per tutti. Milano si dipinge come polo multiculturale e patria per chiunque e di qualunque estrazione sociale… mica vero! Ormai vivere a Milano, e intendiamo proprio il perimetro urbano, ha un costo che possono permettersi pochissimi, di certo non gli studenti e nella maggior parte dei casi nemmeno i lavoratori. A meno che non si accontentino di vivere in 30mq di casa, pagando 8-900 euro al mese solo di affitto e risparmiando appena i soldi che bastano per fare la spesa. Ma che vita è?
Privati, aziende e associazioni non riescono a trovare una soluzione, e nel frattempo il mercato degli affittuari impazzisce e detta leggi tutte sue, fatte di affitti folli per soluzioni abitative ridicole. Qui ci vuole un intervento politico, subito, una scossa che ristabilisca un mercato trasparente, umano, raggiungibile da tutti ed equo per chiunque. Perché Milano deve essere la città di tutti, non di pochi, ricchissimi eletti. Speriamo che la protesta di Ilaria, insieme a tanti articoli che stanno uscendo circa questa realtà ignobile degli affitti smuova qualcosa ai piani alti e catturi l’attenzione di chi ha davvero il potere di cambiare le cose.

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