Lo sapevate? Dove abitava Alessandro Manzoni a Milano?
Alessandro Manzoni, nato e morto a Milano, è considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana. Visse e morì nel capoluogo lombardo dove ha anche ambientato gran parte del suo romanzo più famoso. Scopriamo dove visse in città.
Lo sapevate? Dove abitava Alessandro Manzoni a Milano?
Alessandro Manzoni, nato e morto a Milano, è considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana. Visse e morì nel capoluogo lombardo dove ha anche ambientato gran parte del suo romanzo più famoso. Scopriamo dove visse in città.
Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l’unità linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell’Illuminismo italiano.
Alessandro Manzoni proveniva, dal lato materno, da una famiglia illustre, i Beccaria. Il nonno materno di Manzoni, infatti, era Cesare Beccaria, autore del trattato Dei delitti e delle pene, che fu uno dei principali animatori dell’illuminismo lombardo.
Più modesta era invece la famiglia paterna: don Pietro Manzoni, il padre di Alessandro, discendeva da una nobile famiglia di Barzio, in Valsassina, e stabilitasi a Lecco (nella località del Caleotto) nel 1612 in seguito al matrimonio di Giacomo Maria Manzoni con Ludovica Airoldi nel 1611.
Manzoni nacque a Milano, allora parte dell’impero asburgico, al numero 20 di via San Damiano, il 7 marzo 1785 da Giulia Beccaria e, ufficialmente, da don Pietro Manzoni. Trascorse i primi anni di vita prevalentemente nella cascina Costa di Galbiate, tenuto a balia da Caterina Panzeri, una contadina del luogo. In seguito alla separazione dei genitori, Manzoni venne educato in collegi religiosi. Il 7 agosto 1799 ritornò a Milano poi partì a Parigi. Ritornato in città, dal 1814 sino alla morte, visse a Casa Manzoni, un palazzo storico di Milano, situato in via Morone numero 1, famoso per essere stato la dimora di Alessandro Manzoni.
Nel 1813 erano passati tre anni da quando Alessandro Manzoni aveva fatto, insieme con la moglie Enrichetta Blondel e la madre Giulia Beccaria, ritorno a Milano, dopo la quinquennale esperienza parigina. I Manzoni abitarono per quasi due anni in via San Vito al Carrobbio, prima di trasferirsi nella dimora di via Brera, di proprietà della famiglia Beccaria. Infine, il 2 ottobre 1813 lo scrittore lombardo acquistò una nuova casa, allora al numero 1171 di via Morone. Il proprietario Alberico De Felber gliela vendette per centoseimila lire. Manzoni si trasferì nella nuova abitazione qualche mese più tardi, avviando una serie di lavori di ammodernamento, tra cui il rifacimento della facciata antistante piazza Belgioioso.
L’aspetto attuale del palazzo e soprattutto della facciata si deve allo scultore e decoratore campionese Andrea Boni, che nel 1864, con la sua ditta Andrea Boni e Compagni, su richiesta del Manzoni diede al palazzo in stile neorinascimentale, in omaggio al clima post-unitario di quegli anni.
La facciata, ispirata all’architettura rinascimentale lombarda, è composta da elaborate decorazioni in cotto: su tutte spiccano il portale e il balconcino.
L’interno del palazzo, adesso museo, è stato fino a pochi anni fa sede al piano terra della Società Storica Lombarda (ospitata ora dalla Biblioteca Nazionale Braidense) e del Centro nazionale di studi manzoniani.
Grazie al secondo gli interni dell’epoca sono conservati, in particolare lo studio e la camera di Manzoni. Il palazzo ospitò le riunioni del circolo de Il Conciliatore, mentre negli ultimi anni di vita dello scrittore, la casa ospitò Cavour, Garibaldi e Giuseppe Verdi, venuti a omaggiarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA