San Maurizio al Monastero Maggiore: una chiesa fantastica!

Gli unicorni sono animali mitologici? Forse no. Potete trovarne due nella Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, la Cappella Sistina di Milano!
San Maurizio al Monastero Maggiore: una chiesa fantastica!
Gli unicorni sono animali mitologici? Forse no. Potete trovarne due nella Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, la Cappella Sistina di Milano!
Ebbene sì, questa chiesa è proprio fantastica. Non solo per i suoi splendidi affreschi, ma proprio perché racchiude al suo interno un disegno molto fantasioso. Partiamo dal principio.
Il Monastero Maggiore di San Maurizio si trova a pochi passi dal Duomo di Milano, in Corso Magenta 13. Questa chiesa è stata il più importante monastero benedettino fino al 1978 e ha una storia millenaria. È un luogo di culto è piuttosto spoglio all’esterno; passa abbastanza inosservato ma, al suo interno, racchiude uno dei più stupefacenti tesori di Milano. Non a caso il monastero viene chiamato “la Cappella Sistina di Milano”.
San Maurizio al Monastero è, infatti, una delle chiese più ricche, decorate e preziose di tutta Italia. Una volta entrati, gli occhi dei visitatori non si fermano mai. Sulle pareti e sul soffitto gli affreschi fatti di stucchi, disegni, scene bibliche e meravigliosi ritratti si susseguono senza fine. Un’immensa e colorata esultanza di rappresentazioni, figure umane e animali da far impressionare molti artisti. Questo ciclo di affreschi, più volte restaurato nel tempo, combatte ogni reticenza a entrare nella chiesa: anche i più recalcitranti non potranno fare a meno di notare quanta maestria abbia toccato le pareti di questo luogo sacro.
Sebbene vi siano ricostruzioni storiche che collocano la chiesa all’epoca dei carolingi, la sua consacrazione avvenne nel 1503. È la testimonianza artistica più completa del periodo di massimo splendore del Rinascimento. Nelle varie cappelle del monastero si trovano le celebri pitture di Bernardino Luini, Simone Peterzano e gli affreschi di Lomazzo. Potrebbero essere nomi che non dicono nulla, ma in realtà si tratta di veri e propri maestri pittori . Sono proprio questi artisti ad aver diviso la chiesa in due parti.
È interessante, appunto, la netta distinzione dei soggetti rappresentati tra le due parti della chiesa: da un lato, quello pubblico, sono raffigurati soprattutto personaggi e scene religiose tratte da alcuni dei passi fondamentali delle letture sacre, dall’altro, invece, nel lato dedicato alle monache, troviamo soprattutto paesaggi immaginari attorno a Milano e immagini che ritraggono il Diluvio Universale con l’Arca di Noè… un po’ fantasiosa. Ecco qui la chicca di questa chiesa: l’Arca di Noè non è ritratta come siamo normalmente abituati a pensarla ma, conserva in sé alcuni animali speciali mai citati. Vediamo quindi giraffe improbabili, animali dalle strane forme e dimensioni, scimmie bizzarre e unicorni. Avete letto bene, proprio unicorni.
L’affresco di Luini mostra chiaramente due unicorni, cioè cavalli con un corno sulla fronte, che stanno per essere imbarcati. Le ragioni di Luini nel dipingere questa scena con questo slancio fantasioso non sono pervenute a noi, così come non sapremo mai se gli unicorni fossero effettivamente stati presenti prima del Diluvio Universale o se Noè li avesse in seguito cacciati dall’Arca per ragioni a noi incomprensibili. Una cosa sola è certa: San Maurizio al Monastero Maggiore è davvero una tappa imperdibile per chi ci aggira per Milano ed è appassionato di storia dell’arte, o vuole semplicemente godersi lo spettacolo artistico di questa chiesa semi nascosta e tesoro di meraviglie.

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