Il muro delle bambole di Via de Amicis: un messaggio importante

Conosci il Muro delle Bambole di Via de Amicis? È un’opera che trasmette un messaggio molto importante, oggi più vivo che mai. Scopri di più in quest’articolo!
Il muro delle bambole di Via de Amicis: un messaggio importante.
Conosci il Muro delle Bambole di Via de Amicis? È un’opera che trasmette un messaggio molto importante, oggi più vivo che mai. Scopri di più in quest’articolo!
Conoscete il muro delle bambole di Milano? Se siete passati in Corso di Porta Ticinese o alle Colonne di San Lorenzo, non potete non averlo notato. È un’opera artistica che lancia un grido di speranza e di sostegno per tutte le donne. L’’installazione nasce come semplice opera d’arte ma nel corso degli anni è diventato simbolo contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Da quasi dieci anni ha acquistato così tanta notorietà da essere diventato un modello di sensibilizzazione anche in altre città perché pone l’accento su un tema purtroppo molto ricorrente.
La storia di questo muro nasce nel 2013 quando l’artista e cantante Jo Squillo crea un’opera che trasforma l’arte in un messaggio, un significato trasversale per chiunque la guarda. Joe voleva un’installazione che fosse in grado di simboleggiare la sofferenza delle donne vittima di violenza. Ecco quindi l’idea: una griglia appesa a un muro su cui affiggere le foto delle vittime di femminicidio e bambole di stoffa, le classiche pigotte. È un’idea forte, un’arte che non a tutti piace: d’altronde, con il passare degli anni, le bambole, esposte all’aria aperta, hanno affrontato le intemperie del gelido inverno milanese e sono anche state sottoposte a un’ondata di smog dovuto all’intenso traffico di Via de Amicis. Quindi, inevitabilmente, le pigotte si sono rovinate e oggi sono un po’ logore e annerite dal tempo; ma va bene così: l’arte non deve essere bella o brutta, deve trasmettere qualcosa. E il messaggio di queste bambole è ancora forte e chiaro, impossibile non ascoltarlo quando si passa davanti a quel muro.
Alla realizzazione dell’opera diedero supporto ben cinquanta stilisti, venti artisti milanesi e trenta associazioni no profit. In particolare furono le allieve della sartoria Scuola San Giusto a impegnarsi per realizzare un buon numero di bambole da appendere. Tutti volevano partecipare all’iniziativa perché non era solo qualcosa d’innovativo, ma era anche un’opera che trasmette memoria e ricordo: le vittime di femminicidio non saranno mai dimenticate.
Se da un lato il Muro delle Bambole vuole simboleggiare sofferenza e tenacia di fronte alla violenza su centinaia di vittime femminili ogni anno, vuole anche lanciare un appello alle istituzioni. Jo Squillo ha affermato che l’iniziativa vuole inviare un campanello d’allarme al Ministero dell’Istruzione per invitare tutte le scuole a introdurre l’ora di Educazione Sessuale e Sentimentale, perché solo attraverso un cambio culturale e sociale è possibile fermare il fenomeno del femminicidio, che oggi in Italia è più vivo che mai.

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