Lo sapevate? Perché la maglia dell’Inter è nerazzurra?

Se il Milan aveva scelto il rosso e nero per mettere paura agli avversari, la storia della colorazione della maglia dell'Inter, l'altra squadra di Milano, è diversa. La scelta per la colorazione nerazzurra venne fatta dall'illustratore Giorgio Muggiani. Scopriamo perché fu scelta la casacca nerazzurra.
Lo sapevate? Perché la maglia dell’Inter è nerazzurra?
Se il Milan aveva scelto il rosso e nero per mettere paura agli avversari, la storia della colorazione della maglia dell’Inter, l’altra squadra di Milano, è diversa. La scelta per la colorazione nerazzurra venne fatta dall’illustratore Giorgio Muggiani. Scopriamo perché fu scelta la casacca nerazzurra.
Fondato il 9 marzo 1908 da un gruppo di soci dissidenti del Milan,l’Inter ha sempre militato nella massima serie del campionato nazionale a partire dalla propria prima partita ufficiale, nel 1909, ed è l’unico ad aver partecipato a tutte le edizioni della Serie A, istituita nella stagione 1929-30.
Fin dalla fondazione, indossa una divisa a strisce verticali nerazzurre, a parte una breve parentesi nel 1928 quando adottò una maglia bianca rossocrociata. Andiamo a scoprire questa scelta.
“Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”.
A Muggiani venne commissionato il logo e dunque i colori da inserire nella maglia dell’Inter: il nero venne scelto come colore della notte e il blu del cielo, con le stelle a completare l’opera che avrebbe fatto sognare da lì in avanti milioni di tifosi, non solo milanesi.
Molti fans del vecchio logo hanno avuto da ridire al momento della realizzazione di quello datato 2021, proprio per la mancanza dello sfondo d’oro delle stelle: il passato è stato però oramai soppiantato dal nero e dall’azzurro dominante, con un po’ di bianco per le linee grafiche interne.
Giorgio Muggiani, appartenente a una ricca famiglia di commercianti milanesi, studiò in Svizzera all’inizio del Novecento. Fu tra i fondatori del Milan e poi uno degli scissionisti che il 9 marzo 1908 guidò la creazione dell’Inter.
Muggiani tra l’altro è uno dei pionieri della grafica pubblicitaria in Italia. Interprete elegante del suo tempo, ha realizzato manifesti promozionali per Cinzano, Pirelli, Società di Navigazione, SNOM (la futura AGIP), La Rinascente, Martini (1921), Biscotti Lazzaroni (1928), Moto Guzzi (1917), Recoaro, Hair Coloring Tonic. Le sue immagini forti, caratterizzate da uno stile futurista, sono immediate e facilmente comprensibili. Si imprimono nella memoria, obiettivo cruciale in un periodo segnato da un dilagante analfabetismo.
L’Internazionale, questo il nome ufficiale scelto per la squadra da quegli uomini che si consideravano fratelli del mondo, nelle parole di Muggiani assume i colori di quella notte, di quel cielo. La maglia sarà nera e azzurra, dice, sullo sfondo d’oro delle stelle.
La prima maglia, da allora, non ha praticamente mai cambiato colori base. Le variazioni hanno riguardato la larghezza delle strisce verticali, nei primi anni ogni giocatore si faceva realizzare la casacca in casa e non erano tutte uguali, o il colletto.
Nel 1928, il regime fascista ha imposto la fusione con la US Milanese e il cambio di nome da Internazionale al più autarchico Ambrosiana. Per quella stagione, il campionato 1928-29, la squadra ha abbandonato la maglia nerazzurra per una divisa bianca con una grande croce rossa sul petto. I tifosi più giovani la ricorderanno più come la seconda maglia dell’Inter nel campionato 2008-09, un omaggio a quella a suo modo storica dell’Ambrosiana.

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