Lo sapevate? Quale è uno dei posti più romantici di Milano?

Difficile trovare un posto a Milano più romanico dei Navigli. Osservare un tramonto sul Naviglio grande, specialmente d'inverno, in un pomeriggio sereno, quando i Navigli si riempiono di addobbi e di luci, passeggiare negli antichi luoghi delle lavandaie, baciarsi su quel famoso ponticello di legno sul Naviglio, per chi ha avuto questa fortuna…che esperienza indimenticabile! Sconsigliabili il venerdì e sabato sera, specialmente dalle 24 alle 2 (troppa folla) e nelle sere d'estate (troppe zanzare), negli altri periodi i Navigli sono il luogo più indicato per le coppie innamorate.
Lo sapevate? Quale è uno dei posti più romantici di Milano?
Difficile trovare un posto a Milano più romanico dei Navigli. Osservare un tramonto sul Naviglio grande, specialmente d’inverno, in un pomeriggio sereno, quando i Navigli si riempiono di addobbi e di luci, passeggiare negli antichi luoghi delle lavandaie, baciarsi su quel famoso ponticello di legno sul Naviglio, per chi ha avuto questa fortuna…che esperienza indimenticabile!
Sconsigliabili il venerdì e sabato sera, specialmente dalle 24 alle 2 (troppa folla) e nelle sere d’estate (troppe zanzare), negli altri periodi i Navigli sono il luogo più indicato per le coppie innamorate.
Non serve certo una recensione su Trip per suggerire di visitare i Navigli. E’ notorio come sia una delle aree più affascinanti e al tempo stesso divertenti del capoluogo lombardo. I Navigli sono oggi famosi per la movida, complice l’innumerevole quantità di locali pubblici di tutti i tipi che qui hanno aperto: dalle locande tipiche ai fast food, dalle pizzerie ai ristoranti etnici, dai cocktail bar ai pub musicali.
In realtà è anche una zona di botteghe tipiche, sia artigianali che commerciali. E’ anche sede di mercatini settimanali e periodici, come quelli del sabato e della domenica. Ma è anche luogo di scorci pittoreschi e romantici, che cambiano con il mutare delle ore del giorno.
Per questo qua ci si viene e ci si torna, per vedere la location con la luce del giorno ma anche per gustare le sfumature del tramonto e poi i colori della notte. Scorci significano anche luoghi da visitare con l’interesse di chi ama l’architettura, l’urbanistica, l’arte o più in generale la cultura: le case di ringhiera, gli edifici antichi, i cortili storici.
Di questa zona c’è da apprezzare l’organizzazione che, pur se con il mero obiettivo del profitto, finisce per valorizzare sempre al meglio l’area con idee sempre nuove e coinvolgenti. Una per tutte, il 14 febbraio, quando i Navigli sono stati decorati con centinaia di cuori rossi di San Valentino lasciati ondeggiare al di sopra dell’acqua dei canali: un tocco di poesia ai già stra-romantici percorsi di quest’area. Impossibile non innamorarsi.
Cosa può esserci di meglio di una passeggiata sui Navigli, uno dei luoghi più caratteristici della città? Andate in una bella giornata di sole, così come con la nebbia o in una sera illuminata e soffermatavi nel vicolo dei Lavandai dichiarando amore eterno al vostro lui/lei.
Questo luogo è diventato monumento nazionale e qui si trovano ancora gli antichi lavatoi, coperti da una struttura in legno.
I lavandai (gli uomini, non le lavandaie) lavavano i panni sfregandoli sul brellin, una cassetta di legno con il manico, dalla quale prende il nome il ristorante all’angolo, che un tempo era la drogheria che li riforniva di acqua calda e sapone.
I lavandai erano organizzati in una vera e propria associazione: la confraternita dei lavandai risalente al 1700. Sant’Antonio da Padova è il loro protettore e a lui è dedicato un altare della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio. Sant’Antonio è anche il santo al quale ci si rivolge per trovare un buon marito, il che aggiunge un tocco di romanticismo in più.
I Navigli sono frequentati ogni giorno da decine di migliaia di persone per l’ormai celeberrimo aperitivo milanese da consumarsi nei numerosi bar e locali della zona. Canali d’acqua che rendono quella zona di Milano così simile a Venezia.
I Navigli di Milano sono un sistema di canali artificiali per l’irrigazione e la navigazione vasto centinaia di km, che mettevano in comunicazione la città di Milano, il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino aprendo al capoluogo lombardo le vie d’acqua della Svizzera e dell’Europa nordoccidentale, del Cantone dei Grigioni e dell’Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare Adriatico.
Una gigantesca rete di canali che sopperivano alla mancanza del mare e del traffico via nave per una città importante come Milano, che era ed è un po’ il baricentro di questo sistema di comunicazione, nel tempo sostituito dal traffico e dal trasporto attuato da mezzi su rotaia e su gomma.
La costruzione dell’intero sistema dei navigli è durata dal XII al XIX secolo. La Cerchia dei Navigli (anche conosciuta come Naviglio Interno, Fossa Interna o Cerchia Interna) rappresentava la “cerniera” cittadina milanese che consentiva il funzionamento del sistema nel suo complesso.
Adesso i Navigli sono un vero e proprio quartiere milanese, uno dei più belli e suggestivi della città. La costruzione del canale più antico iniziò nel 1179. Grazie a questa rete di canali, Milano nonostante non avesse il mare o un grande fiume, ebbe uno dei porti più vasti del nord Italia. Un sistema utilissimo per il suo carattere commerciale e il suo benessere economico. Con la crescita del trasporto su strada e su rotaia il traffico sui canali diminuì e molti navigli furono interrati, anche per questioni sanitarie, tra il XIX e il XX secolo. L’attività sui Navigli si è interrotta completamente il 30 marzo 1979 quando l’ultimo barcone ormeggiò nel porto. Solo tre canali sono sopravvissuti: il Naviglio della Martesana, il Naviglio Grande e quello Pavese.
Il quartiere era popolato da operai sino agli anni Ottanta, poi venne valorizzato e trasformato. Le abitazioni ristrutturate e abbellite e i Navigli sono diventati prima un posto per artisti e poi un luogo alla moda, con bar, ristoranti e una moltitudine di giovani e persone che vivono la notte meneghina. Nella prossima puntata andremo alla scoperta dei vari navigli rimasti in centro a Milano.
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