Lo sapevate? Nel Duomo di Milano ci sono ancora due rappresentazioni di Benito Mussolini
Nonostante la damnatio memoriae arrivata dopo il Ventennio Fascista, alcune strutture in Italia presentano ancora elementi legati a quel periodo. Nel Duomo di Milano, ad esempio, sono ancora visibili due statue di Benito Mussolini, il Duce che guidò l'Italia dal 1922 al 1943 e che poi, proprio a Milano, in piazzale Loreto, venne giustiziato.
Lo sapevate? Nel Duomo di Milano ci sono ancora due rappresentazioni di Benito Mussolini.
Nonostante la damnatio memoriae arrivata dopo il Ventennio Fascista, alcune strutture in Italia presentano ancora elementi legati a quel periodo. Nel Duomo di Milano, ad esempio, sono ancora visibili due statue di Benito Mussolini, il Duce che guidò l’Italia dal 1922 al 1943 e che poi, proprio a Milano, in piazzale Loreto, venne giustiziato.
La figura nonostante sia stata successivamente ritoccata è abbastanza chiara: il volto rappresentato è proprio quello dell’ex leader italiano che fu alleato di Hitler.
La seconda immagine del Duce si trova su una delle guglie: qui il viso del duce è scolpito insieme al re Vittorio Emanuele II. Lo si trova sul tetto, a sinistra rispetto a quando si arriva, guardando in direzione nord ovest verso il basso.
Anche altre immagini di Mussolini si trovano a Milano. La prima immagine di Mussolini la si vede sollevando gli occhi al cielo in un mosaico della Stazione Centrale vicino alla piattaforma 20. Il viso è stato in parte cancellato ma lo si riconosce ugualmente. Mussolini diede il via alla costruzione della Stazione che fu inaugurata nel 1931 e che presentava numerose decorazioni e simboli fascisti. Alcuni sono stati rimossi, altri sono ancora presenti e li si possono vedere guardando in alto.
Non solo Mussolini, nel Duomo, perché tra guglie, interno ed esterno oltre a simboli religiosi, ci sono anche tantissime altre figure bizzarre: una racchetta da tennis con palline, pugili famosi, uno scarpone da montagna (e altri attrezzi per la montagna), un pallone da rugby, Dante, il drago Tarantasio, Arturo Toscanini e il re Vittorio Emanuele.
Il duomo di Milano, ufficialmente cattedrale metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, è la cattedrale dell’arcidiocesi di Milano. Si trova nell’omonima piazza al centro della metropoli, è dedicata a santa Maria Nascente. È la chiesa più grande d’Italia (la basilica di San Pietro, più grande, è infatti nel territorio della Città del Vaticano).
Vanta un’infinità di statue. L’aspetto più strano è che si tratta di statue di ogni genere e non solo religiose. Incredibile ma vero (e non tutti lo sanno) tra le guglie si possono trovare le statue di Mussolini, di Napoleone e del pugile Primo Carnera. Tra le guglie, poi sono presenti elementi molto strani: una racchetta da tennis, un pallone da rugby..Sulla facciata del Duomo è presente anche una statua che ricorda molto la famosa statua della Libertà di New York. Quella del Duomo è stata però costruita nel 1810, circa settant’anni prima della più famosa statua americana. Il Duomo di Milano è un’opera gigantesca, colossale, si tratta della terza chiesa cristiana al mondo per superficie, la sesta per volume.
Tutto l’esterno è decorato da un ricchissimo corredo scultoreo. Sulle mensole si trovano statue e busti, sui contrafforti statue coperte da baldacchini marmorei e 96 “giganti” (in alto), sui quali svettano i doccioni che raffigurano esseri mostruosi. Altre statue si trovano sulle guglie, a coronamento e nelle nicchie. Il complesso delle sculture è una straordinaria galleria dell’arte a Milano che va dal XIV secolo al neoclassicismo, alla cui realizzazione parteciparono maestri lombardi, tedeschi, boemi, francesi (fra cui i borgognoni), toscani, veneti e campionesi.
Ancora oggi 19 marmisti sono addetti al laboratorio del marmo.
Leggende, avvenimenti e personaggi sono stati trasformati in sculture che si mescolano ai soggetti sacri. Si tratta di una serie di piccole sculture, ritratti di personaggi famosi ai tempi dei restauri degli anni Venti, ma che esulano dal contesto religioso.
La spettacolarità del campionario può sfuggire allo sguardo distratto del turista. Ma una visita attenta sul perimetro esterno e sulle 135 guglie, nelle terrazze e nel Museo, dove alcune delle statue sono conservate, la vista agli ornamenti dell’interno e all’esterno, rivelano una strana sovrapposizione di epoche storiche con molti aspetti bizzarri.
Sono dislocati lungo la falconatura, la punta superiore del Duomo, in alto, in corrispondenza delle due uscite. Sulla sinistra si vedono ben quattro coppie di pugili che combattono, un tempo celebri, gli unici che si ricordano ancora sono Primo Carnera (primo pugile italiano a vincere il titolo del Pesi Massimi) ed Erminio Spalla (primo italiano campione europeo e poi attore famoso).
Sul lato destro, invece, sono visibili una serie di volti, alcune teste di uomini non meglio identificati; un volto del Duce ritoccato con alcuni ricci, ma che la mascella squadrata tradisce; un ritratto del maestro Arturo Toscanini e uno “duplice” con i volti di Mussolini e Re Vittorio Emanuele. Sono anche presenti oggetti curiosi come un elmo romano, un fez, fasci littori, guanti da pugile, piccozza, e fune per la montagna.
La leggenda narra che fu il diavolo in persona a ordinare in sogno al duca di Milano Gian Galeazzo Visconti di innalzare una Chiesa tutta adorna di statuette demoniache e di mostri. Una leggenda, appunto. Anche se viste le statue si potrebbe anche cominciare a crederci..
© RIPRODUZIONE RISERVATA