Lo sapevate? La Galleria Vittorio Emanuele è il centro commerciale più vecchio al mondo
A due passi dal Duomo si può visitare un’altra delle meraviglie di Milano: la Galleria Vittorio Emanuele II, una delle grandi attrazioni della città, un luogo elegante, ricco di storia, fascino e boutique di lusso. Soprannominata “Il salotto”, la Galleria è considerata una delle più belle del Mondo ed è anche uno dei primi centri commerciali conosciuti, fonte di ispirazione per numerosi altri luoghi simili.
Lo sapevate? La Galleria Vittorio Emanuele è il centro commerciale più vecchio al mondo.
A due passi dal Duomo si può visitare un’altra delle meraviglie di Milano: la Galleria Vittorio Emanuele II, una delle grandi attrazioni della città, un luogo elegante, ricco di storia, fascino e boutique di lusso. Soprannominata “Il salotto”, la Galleria è considerata una delle più belle del Mondo ed è anche uno dei primi centri commerciali conosciuti, fonte di ispirazione per numerosi altri luoghi simili.
Al suo interno, è possibile trovare alcuni dei negozi e boutique più belli e lussuosi di Milano ma anche diversi ristoranti prestigiosi.
Costruita con una struttura reticolare in ferro e vetro retinato, si tratta di una strada pedonale coperta, adibita a elegante centro commerciale con 96 tra negozi, librerie, bar, distribuiti su una pianta a croce, con braccia di uguale larghezza (14.50 m.), ma di diversa lunghezza (105,10 e 196,60 m.).
Si tratta di una vera e propria galleria commerciale e collega piazza Duomo a piazza della Scala. Fu sede di ritrovo della borghesia milanese tanto da essere soprannominata il “salotto di Milano”: costruita in stile neorinascimentale, è tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea e rappresenta l’archetipo della galleria commerciale dell’Ottocento.
La Galleria si guadagnò il soprannome di “salotto di Milano” diventando sede della vita borghese cittadina che si dilettava a frequentare i nuovi negozi eleganti, ma soprattutto i ristoranti e caffè: alcuni , come il Caffè Camparino e il Caffè Biffi, sono ancora oggi aperti. Secondo il regolamento comunale, tutti gli esercizi all’interno della Galleria devono avere le scritte delle insegne color oro su sfondo nero: a quest’obbligo dovette ottemperare anche McDonald’s negli anni in cui aprì un fast food quasi al centro dell’ottagono.
La sua struttura è stata il modello di ispirazione per altri passaggi coperti e gallerie commerciali in tutto il mondo: tra i primi esempi, la galleria Umberto I di Napoli costruita tra il 1887 e il 1890 (nella foto sotto). Anche all’estero l’esempio di Mengoni fu seguito e apprezzato: a lui si ispirano dichiaratamente diversi centri commerciali eleganti negli Usa, come the Galleria di Houston e il Galleria Dallas di Dallas, ma anche l’Eaton Centre di Toronto e la Kö Galerie di Düsseldorf.
I milanesi la chiamano semplicemente “la Galleria” rappresenta uno dei primi esempi di centro commerciale al mondo.
Nella seconda metà del XIX secolo Milano guardava alle grandi capitali europee come Londra e Parigi come esempio di urbanizzazione. Nel 1859 attecchì l’idea di un passaggio coperto che collegasse piazza Duomo a piazza della Scala: simile alla galleria de Cristoforis, sempre a Milano a San Babila, ma più grande e più borghese.
Nel 1865 iniziarono i lavori con la posa della prima pietra da parte di re Vittorio Emanuele II di Savoia. Due anni dopo venne inaugurata la galleria, anche se non completamente terminata. La Galleria con i suoi caffè divenne ben presto il salotto di Milano. Durante la seconda guerra mondiale, nelle notti del 13 e del 15 agosto 1943, la galleria venne colpita dai bombardamenti aerei alleati.
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