Lo sapevate? Secondo una vecchia leggenda, i corpi dei Re Magi sarebbero sepolti a Milano

Lo sapevate? Secondo una vecchia leggenda, i corpi dei Re Magi sarebbero sepolti a Milano. I corpi dei Re Magi sarebbero sepolti in un’antica chiesa milanese. Scopriamo insieme dove. (PRIMA PUNTATA). Le reliquie dei Re Magi sarebbero custodite precisamente nella
Lo sapevate? Secondo una vecchia leggenda, i corpi dei Re Magi sarebbero sepolti a Milano.
I corpi dei Re Magi sarebbero sepolti in un’antica chiesa milanese. Scopriamo insieme dove. (PRIMA PUNTATA).
Le reliquie dei Re Magi sarebbero custodite precisamente nella Basilica di Sant’Eustorgio, che si trova nell’omonima piazza e risale al IV secolo.
I corpi dei Magi sarebbero stati donati dalla madre dell’imperatore Costantino. Nell’ultima cappella all’interno della chiesa si trova un sarcofago sul quale è presente una scritta che recita: Sepulcrum Trium Magorum. Successivamente Federico Barbarossa, conquistata la città, donò i resti all’arcivescovo di Colonia, e solo nel 1904 due fibule, una tibia e una vertebra furono restituite.
La basilica (nome originario paleocristiano basilica trium magorum) fu fondata probabilmente intorno all’anno 344. Secondo la tradizione, Sant’Eustorgio ricevette dall’imperatore Costante I, come dono, un grande sarcofago di pietra contenente le reliquie dei Magi, da cui il nome originario paleocristiano della basilica, proveniente dalla Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli (dove erano stati inumati diversi decenni prima dall’imperatrice Sant’Elena, che li aveva ritrovati durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa).
Nel transetto destro della basilica è collocato l’antico sarcofago romano che conteneva, secondo la tradizione, le spoglie dei tre Magi. Le reliquie, che furono trafugate durante il saccheggio delle truppe di Federico Barbarossa nel 1162, furono in parte restituite nel 1904 per poi essere custodite nella teca posta sopra l’altare della cappella dei Magi.
La basilica di Sant’Eustorgio, come riporta il sito ufficiale della basilica, sorge lungo una delle strade più importanti della città di Milano, quella che conduce a Pavia, capitale del regno dei Longobardi. Secondo un’antica tradizione ancora oggi da qui comincia la processione con il quale ogni nuovo vescovo di Milano entra in città.
La chiesa odierna è il risultato di una serie di restauri avvenuti nei secoli. I resti di una prima chiesa paleocristiana sono ancora visibili sotto l’abside, mentre elementi della costruzione di epoca romanica sono individuabili nella zona absidale e in alcuni capitelli. Nel XIII secolo la chiesa venne assegnata ai frati dell’ordine domenicano e l’edificio, che doveva essere funzionale alla attività di predicazione dei frati, è caratterizzato dall’annullamento della divisione netta tra spazio principale e spazi laterali, rispondendo così all’esigenza eliminare ogni impedimento fisico e strutturale all’ascolto da parte dei fedeli della liturgia e della predicazione.
Nell’angolo sinistro della facciata a capanna si trova un pulpito marmoreo, realizzato nel 1597 in sostituzione di quello originale dal quale, secondo la tradizione, aveva predicato San Pietro Martire.
Il campanile, eretto tra il 1297 e il 1309, con i suoi 73 metri di altezza, è il più alto della città e reca sulla cuspide una stella, simbolo dei Magi.
All’interno, lungo la navata, si trovano opere straordinarie, sia pittoriche che scultoree. Nella prossima puntata andremo a vedere la tradizione e il culto legati a questa incredibile storia.
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