Il poeta, scrittore e regista Franco Arminio, una delle voci più autentiche e amate della poesia contemporanea italiana, ha regalato a Cagliari una splendida dichiarazione d’amore in versi. Nella sua poesia “Quando arrivo a Cagliari”, Arminio racconta il proprio stupore infantile davanti alla luce e alla memoria, intrecciando la figura mitica di Gigi Riva al ricordo di un sé bambino che ancora abita il passato.
Nato a Bisaccia (Avellino) nel 1960, Arminio si definisce un “paesologo”, termine con cui descrive la sua missione: raccontare la vita, la bellezza e la fragilità dei piccoli paesi italiani, in particolare quelli del Mezzogiorno. Da sempre impegnato in battaglie civili e nella difesa delle aree interne, collabora con diverse testate e ha realizzato documentari che indagano l’anima profonda dell’Italia dimenticata.
Autore prolifico, ha firmato opere che uniscono poesia, impegno civile e introspezione, tra cui Viaggio nel cratere (2003), Vento forte tra Lacedonia e Candela (2008, Premio Stephen Dedalus), Cartoline dai morti (2010), Cedi la strada agli alberi (2017, Premio Brancati 2018) e La cura dello sguardo (2020). Nel 2025 è tornato in libreria con Caraluce. Atlante dei paesi invisibili e Accorgersi di essere vivi, scritto con G. Bormolini.
Con la sua scrittura semplice e universale, Franco Arminio riesce a trasformare i luoghi in emozione, restituendo umanità e luce anche alle periferie del mondo. E in questa poesia dedicata a Cagliari, la città diventa simbolo di nostalgia, infanzia e rinascita.
Quando arrivo a Cagliari
sono un bambino.
Sono nella città
di Gigi Riva,
il mito di un tempo
in cui ero solo,
un tempo in cui sono ancora.
Allora non pensavo alla luce,
non sapevo com’era bella
la luce di Cagliari.
Noi rispondiamo
solo a vecchie domande,
le nuove a fatica le sentiamo.
Cagliari era nella mia strada,
era nel portone in cui facevo
i miei goal nelle partite
che giocavo da solo
facendo la parte del campione.
Vivere è sapere
che non si entra mai
nella propria vita.
Non so chi sono adesso,
allora ero Gigi Riva.

