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Cagliari, stop alle biciclette sui sentieri della Sella del Diavolo: scattano le multe per tutelare l’ambiente

Gara di mountain bike sulla Sella del Diavolo

Gara di mountain bike sulla Sella del Diavolo

Cagliari, stop alle biciclette sui sentieri della Sella del Diavolo: scattano le multe per tutelare l’ambiente.

Nuovo giro di vite per la tutela ambientale nella zona della Sella del Diavolo e del colle di Sant’Elia a Cagliari. Con un decreto firmato il 23 settembre 2025, l’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, ha accolto la proposta del Corpo Forestale introducendo un’integrazione all’articolo 5 delle prescrizioni emanate nel marzo 2021.

L’obiettivo è quello di salvaguardare il delicato equilibrio ecologico e idrogeologico di uno dei luoghi più iconici e fragili del capoluogo sardo, sempre più esposto al rischio di degrado a causa della forte pressione antropica.

Il provvedimento stabilisce che le biciclette non potranno più circolare liberamente sui sentieri della Sella del Diavolo, un’area naturalistica di grande valore ambientale e storico, frequentata ogni anno da migliaia di escursionisti, sportivi e turisti. Il transito sarà consentito soltanto sulle strade lastricate o asfaltate e lungo lo stradello che collega il faro di Sant’Elia al fortino di Sant’Ignazio, percorsi già consolidati e in grado di sopportare meglio il passaggio dei mezzi a due ruote. Le nuove restrizioni, spiegano dal Corpo Forestale, sono il risultato di un’approfondita istruttoria tecnico-scientifica basata su criteri di geopedologia ed ecologia forestale. L’analisi ha evidenziato un progressivo degrado del suolo e della vegetazione, aggravato dalla creazione di numerosi sentieri secondari che hanno inciso negativamente sulla stabilità dei versanti e sulla capacità del terreno di trattenere l’acqua piovana. Nel tempo, l’afflusso incontrollato di escursionisti e, soprattutto, di appassionati di mountain bike ha contribuito a modellare un fitto reticolo di piste improvvisate, spesso scavate lungo pendii fragili e soggetti a erosione. La conseguenza è stata l’aumento di fenomeni erosivi diffusi e la perdita di copertura vegetale in molte zone, con ripercussioni sulla biodiversità e sulla funzionalità ecologica complessiva dell’area. Per questo motivo, sebbene la pratica del ciclismo non regolamentato fosse finora legittima, è apparso necessario intervenire con una misura restrittiva che limiti l’impatto umano e favorisca un graduale riequilibrio dell’ambiente naturale. L’obiettivo dichiarato del nuovo decreto è quello di contenere i processi di degrado e preservare la residua funzionalità dei versanti, prevenendo ulteriori fenomeni di erosione e perdita di suolo. Si tratta, in sostanza, di un passo importante verso una gestione più sostenibile del territorio, che mira a conciliare la fruizione pubblica con la conservazione del patrimonio naturale. Le sanzioni previste per chi violerà le nuove disposizioni vanno da 51 a 516 euro, con possibilità di oblazione ridotta a 102 euro se il pagamento avviene entro sessanta giorni dalla notifica. Una misura che vuole fungere da deterrente, ma anche da strumento educativo per sensibilizzare cittadini e turisti al rispetto dell’ambiente. La Sella del Diavolo e il colle di Sant’Elia rappresentano non solo un polmone verde per la città di Cagliari, ma anche un simbolo di identità e memoria collettiva, un patrimonio naturale che necessita di tutela costante. Il nuovo divieto di accesso alle biciclette sui sentieri più delicati si inserisce in questa visione di protezione attiva, con la speranza di garantire a chi verrà in futuro la possibilità di ammirare un paesaggio ancora integro e autentico.

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