Che cosa rappresenta il grande monumento di granito che si trova a Siniscola e perché è unico nel suo genere?
Che cosa rappresenta la grande lastra di granito inaugurata due anni nel paese delle Baronie?
A Siniscola, in via Padre Kolbe, una grande lastra di granito emerge imponente dalla piazzetta, portando con sé storie di lontananza, sacrificio e speranza. Il 2 settembre 2023 è stato inaugurato il Monumento agli Emigrati, il primo in Sardegna dedicato a coloro che, dopo il secondo dopoguerra, lasciarono la propria terra alla ricerca di lavoro e di una vita migliore, spesso in Germania e Belgio. Promosso dall’associazione Auser locale e patrocinato dal Comune di Siniscola, il monumento pesa tre tonnellate e porta sulla sua superficie il murale realizzato dall’artista Domenico Pedone, che ritrae un giovane uomo pronto a lasciare la sua famiglia, la sua casa e la sua terra, con la determinazione di costruire un futuro dignitoso per sé e per i propri cari. La lastra, proveniente da Buddusò, è alta tre metri e mezzo, di cui due metri e settanta emergono alla vista, larga uno e settantacinque e spessa venti centimetri, imponendosi come un simbolo concreto del peso del sacrificio di chi ha scelto di partire.
Non ci sono in Sardegna altri monumenti simili: mentre ogni Comune ha i propri monumenti ai caduti, qui finalmente gli emigrati trovano il loro tributo. Ogni anno, il 5 agosto, la piazzetta si anima durante la Giornata Commemorativa in ricordo degli Emigrati Sardi, un momento in cui la comunità riflette, ricorda e celebra chi ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia dell’isola. L’opera diventa così un ponte tra passato e presente, un segno tangibile di nostalgia, coraggio e resilienza, capace di far rivivere le storie di chi ha lasciato la propria terra per inseguire un sogno e portare avanti le proprie radici.