Si é svolta ieri, 5 settembre, a Cagliari, in tarda serata la marcia per dire stop al massacro a Gaza. Intorno alle ore 20.00 tantissime persone, attivisti, militanti, famiglie sono partiti da via Roma per partecipare alla Corsa dell’Indignazione che ha inondato le vie del centro arrivando sino al Bastione.
Una manifestazione con i soli colori della Palestina. Una marea emozionante senza appartenenza e partitiche con il solo desiderio di far sentire la propria voce.
Abbiamo chiacchierato con l’organizzatrice Vania Erby che ci ha spiegato come è nata l’idea: “L’iniziativa nata da un gruppo di runner é diventata presto virale sui social richiamando centinaia di persone: camminatori, runner e biciclette che hanno alternato momenti di silenzio a rumore per urlare il loro dissenso per le atrocità che continuano a colpire il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania. Il movimento spontaneo ha manifestato con forza e determinazione il suo supporto alla missione internazionale della Global Sumud Flotilla che in questi giorni tenterà di rompere l’assedio imposto alla striscia di Gaza e la vicinanza alla resistenza del popolo palestinese”.
Nessun incidente, nessuna tensione. “Si è creata una bellissima atmosfera di fratellanza e sorellanza con la popolazione gazawa. Alla fine hanno dovuto chiudere piazza Costituzione che é stata inondata da un fiume di cittadine e cittadini. Abbiamo anche cantato Bella ciao. È stato commovente”.
Stasera altro appuntamento alle ore 17.30. Al grido di “Fermiamo la barbarie”, tantissime associazioni tra cui la Cgil Sardegna, manifesteranno in piazza Ravot a sostegno della Global Sumud Flotilla.