Perché Gian Maria Volonté, uno dei più grandi attori italiani, è sepolto in Sardegna?
Vi siete mai chiesti perché Gian Maria Volonté, uno dei più grandi attori italiani, riposi in Sardegna, a La Maddalena?
La risposta affonda le sue radici non solo nella biografia di un interprete straordinario ma anche nel legame profondo che egli seppe costruire con questa terra. Volonté, indimenticabile protagonista di un cinema impegnato e visionario, era molto più di un attore: era un uomo capace di dare voce a personaggi complessi, spesso contraddittori, sempre animati da una tensione morale che rifletteva la sua stessa indole. Nato a Milano, aveva trovato nell’isola un rifugio, un luogo di pace e autenticità che rispecchiava il suo carattere schietto e ribelle. Fin dagli anni Sessanta frequentava La Maddalena, dove trascorreva lunghi periodi non solo in vacanza ma anche insegnando vela, un’altra delle sue grandi passioni.
La Sardegna era diventata per lui molto più che una meta estiva: era un punto di equilibrio tra arte e vita, un luogo in cui riconnettersi con la natura e con se stesso. Non sorprende quindi che alla fine sia stata proprio quest’isola a custodirne la memoria. La sua tomba, semplice ma densa di significato, si trova immersa in uno scenario di straordinaria bellezza, tra mare e cielo che sembrano abbracciarsi all’infinito, a simboleggiare l’essenzialità e la verità che Volonté aveva sempre cercato in ogni sua scelta. La sua carriera aveva lasciato tracce indelebili nel cinema italiano e internazionale con ruoli iconici come quelli in “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “Il caso Mattei”, interpretazioni che hanno fatto di lui un simbolo del cinema politico e di denuncia, un artista capace di usare lo schermo come specchio delle contraddizioni sociali e delle tensioni civili del suo tempo.
La sua vita si spezzò bruscamente nel 1994, a soli 61 anni, durante le riprese del film “Lo sguardo di Ulisse” del regista Theo Angelopoulos, quando un arresto cardiaco lo strappò troppo presto alla scena artistica e al suo pubblico. La decisione di essere sepolto a La Maddalena rappresenta il coronamento naturale di quel legame mai reciso con la Sardegna, una terra che, con la sua natura potente e con la sua storia di resistenza e autenticità, incarnava perfettamente i valori che avevano animato tutta la sua esistenza. Oggi chi raggiunge l’isola e si sofferma davanti alla sua tomba non trova solo un luogo di memoria ma anche la testimonianza di un artista che aveva fatto del cinema un viaggio nella verità, nella libertà e nella coscienza civile, e che ha voluto che il suo ultimo orizzonte fosse quello più vicino al mare e al silenzio che amava profondamente.