Poetto sotto pressione: la spiaggia di di Cagliari alle prese con contaminazioni ricorrenti.
Negli ultimi giorni, le analisi hanno evidenziato valori fuori norma di escherichia coli e enterococchi intestinali in un tratto di circa un chilometro e mezzo del Poetto, compreso tra l’Ospedale Marino e l’Ottagono, escluso lo stabilimento, rendendo temporaneamente non balneabile uno dei litorali più frequentati dell’isola.
La causa principale è stata attribuita a una contaminazione fecale, con la presenza significativa di batteri intestinali ben oltre i limiti previsti per legge: nel dettaglio, i parametri hanno superato le soglie critiche di 500 mpn per l’escherichia coli e 200 mpn per gli enterococchi, valori che indicano una carica batterica preoccupante e una forte esposizione a reflui organici. La situazione ha messo in evidenza una vulnerabilità già nota ma spesso sottovalutata, legata a condizioni ambientali come l’assenza di vento, il caldo intenso e il ristagno delle acque, che favoriscono la proliferazione di microrganismi patogeni. Il ritorno alla normalità in appena tre giorni ha escluso l’ipotesi di un inquinamento permanente o legato a scarichi fognari fissi, anche abusivi, e ha rafforzato invece la teoria di una contaminazione mobile, probabilmente dovuta ai reflui rilasciati dalle imbarcazioni ormeggiate o in transito davanti alla costa. In un contesto segnato dal sovraffollamento turistico e da pratiche ambientali poco sostenibili, il rischio di nuove contaminazioni non può più essere considerato un evento eccezionale, ma piuttosto un fenomeno ciclico e prevedibile, che impone una riflessione più ampia sulla tutela della salute pubblica e sulla necessità di monitoraggi più frequenti e misure più severe per la salvaguardia del mare e delle sue comunità costiere.