Dopo lo stop deciso in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco, la Lega Serie A ha annunciato la nuova data per il recupero delle gare rinviate: si giocheranno tutte mercoledì 23 aprile alle ore 18:30. Tra queste anche la sfida tra Cagliari e Fiorentina, in programma all’Unipol Domus.
Il match, inizialmente previsto per oggi, lunedì 21 aprile, è stato sospeso insieme agli altri incontri di giornata per la morte del Santo Padre. Tuttavia, il repentino cambio di programma ha generato forti malumori nel club viola, che si è ritrovato a dover riorganizzare in fretta e furia la propria permanenza in Sardegna.
La Fiorentina, già all’aeroporto in attesa del decollo verso Firenze, è stata costretta a scendere dall’aereo dopo aver appreso solo intorno alle 14:30 la decisione della Lega di recuperare il match a stretto giro. La notizia ha colto la società completamente di sorpresa, anche perché in mattinata era trapelata un’indicazione opposta: le gare sospese non si sarebbero giocate nella stessa settimana.
Fonti vicine alla società toscana parlano di forte irritazione per la gestione dell’intera vicenda, pur ribadendo il “massimo rispetto per le decisioni ufficiali”. Sul piano pratico, però, il cambio di rotta ha creato notevoli difficoltà logistiche: la Fiorentina è ora alla ricerca di un albergo disponibile per accogliere circa 50 persone, tra giocatori, staff e dirigenti, oltre a una struttura sportiva dove potersi allenare nei due giorni precedenti alla gara. Inoltre, è stato necessario richiedere da Firenze l’invio di divise e materiale tecnico, non previsto inizialmente per una sosta prolungata in Sardegna.
Per il Cagliari, invece, il recupero rappresenta un’occasione importante per dare continuità al proprio percorso in campionato, ma la partita rischia di essere preceduta da un clima teso, anche fuori dal campo.
Il fischio d’inizio è fissato per mercoledì alle 18:30. Sarà una sfida che, oltre al valore sportivo, porta con sé strascichi polemici legati a una gestione dell’emergenza che ha lasciato aperte più di una perplessità.