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Giochi di una volta in Sardegna: il lancio dei “cuscusoni” nella schiena. Lo facevate anche voi?

forasacchi

Foto di Sergio Mallei

La Sardegna, terra di tradizioni e superstizioni affascinanti, custodisce numerose usanze legate all’infanzia, molte delle quali oggi rischiano di perdersi nella memoria collettiva. Tra queste, un gioco popolare che un tempo animava le uscite di scuola dei bambini sardi: il lancio dei “cuscusoni”.

Questa tradizione consisteva nel raccogliere una manciata di cuscusoni, conosciuti anche come “avena burda” o forasacchi, e lanciarli sul maglione o sulla felpa dei compagni. Il numero delle spighette che rimaneva attaccato ai vestiti fungeva da curioso oracolo: indicava quanti figli avrebbe avuto in futuro la persona bersaglio del lancio.

Foto di Sergio Mallei

Si trattava di un gioco semplice ma ricco di significato simbolico, che univa divertimento e credenze popolari, creando un’atmosfera spensierata tra i bambini. Era un modo per fantasticare sul futuro, con la leggerezza e la magia tipiche dell’infanzia, ma anche un’occasione per rafforzare i legami di amicizia attraverso la complicità e il sorriso.

Questo tipo di usanze, sebbene nate in un contesto specifico, mostrano come la cultura popolare possa influenzare i giochi dell’infanzia, rendendoli specchio di antiche credenze e modi di vivere. Oggi, con la modernizzazione e i cambiamenti nei passatempi dei più piccoli, questi rituali rischiano di scomparire. Tuttavia, ricordarli significa preservare un pezzo di storia e di identità culturale, affinché le nuove generazioni possano conoscere e magari riscoprire la bellezza di questi gesti semplici ma profondamente radicati nella tradizione sarda.

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