Lo sapevate? Come si dice in sardo campidanese “inciampare”?
Vi siete mai chiesti come si dice “inciampare” in sardo campidanese? Beh, preparatevi a un viaggio linguistico tra suoni buffi e storie curiose, perché il sardo, si sa, è una lingua affascinante, ricca di sfumature e influenze storiche dovute alle innumerevoli dominazioni che hanno lasciato il segno.
E proprio tra queste influenze troviamo una parola che, oltre a essere musicalmente simpatica, racconta molto della cultura e delle espressioni locali.
In sardo campidanese, infatti, per dire “inciampare” si usa il meraviglioso verbo “imbrunchinai” (o nella variante “imbrunchiai”), che non si limita solo all’idea di perdere l’equilibrio per colpa di un ostacolo imprevisto, ma abbraccia anche il significato di “imbrogliarsi”, “incespicare”, insomma, quel momento di puro impaccio in cui il cervello va a destra e i piedi a sinistra. Ma non finisce qui! Esistono anche le forme “imbrunconai” o “imbrunchionai”, perché il sardo ama le varianti e ogni parola può avere mille sfaccettature.
E da dove arriva questa perla linguistica? Niente meno che dallo spagnolo “emburrucar”, che conserva quella stessa idea di impaccio, confusione e inciampo, tanto fisico quanto mentale. E se per caso foste alla ricerca del sostantivo, il nostro caro “inciampo” si traduce in “imbrunchinu” o “imbrunchioni”, che suonano già come un’esclamazione perfetta per quando qualcuno finisce lungo disteso per strada.
Insomma, inciampare può essere una tragedia per le ginocchia, ma almeno in sardo suona decisamente più divertente!