Antonio Sanna, ristoratore sardo che ha trovato il suo successo a Melbourne (LEGGI QUI LA SUA STORIA), è diventato un punto di riferimento per i grandi del tennis, che frequentano regolarmente il suo ristorante durante i tornei in Australia. Tra questi, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, insieme ai rispettivi team, sono ospiti abituali. “Nella vita abbiamo spesso a che fare con persone che, fra virgolette, si credono importanti,” racconta Antonio. “Poi conosci ragazzi come Jannik, che a 23 anni reggono pressioni incredibili, fama e soldi, ma rimangono le persone più umili del mondo.”
Sanna parla con affetto non solo di Sinner, ma anche del suo entourage, composto da figure di spicco come Marco Panichi, Ulisses Badio, Simone Vagnozzi, e il leggendario Goran Ivanisevic, vincitore di Wimbledon nel 2000. “Sono tutte persone di una bontà fuori dal comune,” sottolinea. “Ogni volta che vengono a Melbourne diventano parte della nostra famiglia. Marco, Goran e Claudio Zimaglia, per esempio, erano presenti al battesimo di mio figlio Piero l’anno scorso.”
Il rapporto tra Sanna e i tennisti non si limita alla tavola, ma diventa personale. “Quando Jannik viene a cena, passa tutto il tempo a giocare con mio figlio, a ridere e scherzare,” racconta. “È incredibile pensare che un ragazzo di 23 anni, con tutto quello che ha sulle spalle, sia così genuino e alla mano.”
Anche Lorenzo Musetti, a soli 22 anni, colpisce Sanna per la sua maturità e dedizione. “Leggo certi commenti critici e mi chiedo se le persone si rendano conto che stiamo parlando di ragazzi giovanissimi. Lorenzo, per esempio, è anche papà, e la maggior parte del tempo vede suo figlio tramite videochiamate, perché è in giro per il mondo con la racchetta in mano, cercando di rappresentare l’Italia.”
Un aspetto che accomuna questi campioni è la semplicità, anche a tavola. “Non sono persone che cercano piatti stellati o sofisticati,” spiega Antonio. “Per loro conta la qualità, la sostanza. Ormai conoscono i miei piatti e i loro gusti. Mi chiamano e dicono solo: ‘Antonio, stasera veniamo, pensaci tu’.”
Sanna conclude con un sorriso, orgoglioso di poter offrire un angolo di casa a questi atleti straordinari. “Per me è un onore accoglierli, ma soprattutto è una gioia vedere che dietro le grandi prestazioni ci sono persone vere, umili e con un cuore grande.”