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Accadde Oggi: 9 ottobre 2010, l’alpino sardo Gianmarco Manca ucciso nell’attentato talebano alla Brigata “Julia”

Gianmarco Manca

Gianmarco Manca

Accadde Oggi: 9 ottobre 2010, l’alpino sardo Gianmarco Manca ucciso nell’attentato talebano alla Brigata “Julia”.

Era il 9 ottobre 2010 quando l’Afghanistan, già teatro di una guerra lunga e logorante, si tinse ancora una volta di sangue italiano. Nella provincia di Farah, alle 9.45 ora locale, un convoglio della Brigata Alpina Julia cadde vittima di un attentato talebano. Un’esplosione violentissima colpì in pieno un veicolo Lince di scorta, riducendolo in un ammasso di lamiere e spezzando in pochi secondi quattro vite. Tra loro c’era anche un giovane sardo, l’alpino Gianmarco Manca di Alghero, che a soli ventisette anni trovò la morte mentre serviva il suo Paese in una delle missioni più difficili mai affrontate dalle Forze Armate italiane. Gianmarco, appartenente al 7° Reggimento Alpini di Belluno, era partito con la determinazione e il coraggio che da sempre contraddistinguono gli uomini e le donne della Sardegna. La sua storia è quella di un ragazzo che credeva nel valore del dovere e nell’importanza di un servizio reso alla comunità internazionale in nome della pace.

L’attentato di Farah, avvenuto durante un’operazione di controllo del territorio, fu uno dei più duri colpi subiti dal contingente italiano in Afghanistan, un episodio che lasciò un segno profondo nella memoria collettiva. In quell’esplosione persero la vita tre alpini bellunesi e il giovane sardo, che rappresentava per molti il simbolo di un’Italia lontana ma unita dal sacrificio e dal senso di appartenenza. Ad Alghero, la sua città natale, il dolore si trasformò presto in memoria. La comunità lo ricordò come un ragazzo semplice, sorridente, innamorato del mare e della sua terra, ma anche come un soldato serio e rispettato, sempre pronto ad aiutare i compagni. Oggi, a distanza di anni, il nome di Gianmarco Manca continua a vivere grazie a un parco a lui dedicato, un luogo dove i bambini giocano e le famiglie si incontrano, simbolo di quella vita che lui, con il suo sacrificio, ha contribuito a proteggere. Ogni 9 ottobre, Alghero si ferma per ricordare il suo alpino, e il silenzio che accompagna la cerimonia è carico di riconoscenza e orgoglio. La storia di Gianmarco non appartiene solo alla Sardegna, ma a tutto il Paese, perché in quel giovane militare rivive lo spirito di chi crede nel dovere, nella solidarietà e nel valore più grande di tutti, quello della vita.

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