Tatami e kimono, equilibrio e tecnica. Ma soprattutto non violenza. Si chiama jiu-jitsu ed è un’arte marziale di difesa personale specializzata nella lotta a terra e capace di unire i popoli, abbattendo ogni barriera. La famiglia brasiliana Gracie è considerata capostipite di una disciplina che a Cagliari e in Sardegna, ormai da anni, trova massima espressione, attraverso diverse attività ed eventi, come l’Honor Camp Roger Gracie & Guests, tenutosi dal 4 al 7 luglio 2024 al Palazzetto dello Sport.
Importante veicolo di insegnamento dello jiu-jitsu è l’Academy, fondata dal 10 volte campione del mondo di questa disciplina, Roger Gracie, inserito anche nella Hall of Fame della Federazione Internazionale Brasiliana. Lo scopo è riportare nei palcoscenici mondiali quelli che sono considerati i veri valori delle arti marziali e della cosiddetta filosofia gracia.
Coordinatore nazionale di questa academy è il cagliaritano Alberto Diaz, da vent’anni praticante dello jiu-jitsu. “Si tratta di un’arte al 100% non violenta, che ha lo scopo di formare esseri umani migliori, permettendo a chi la pratica di acquisire più self confidence”. La fiducia in sé stessi, insomma. Nel campo dello sport, sì, ma pure in tutti gli aspetti della vita di ogni giorno. “A me ha cambiato la vita”, spiega Diaz, “grazie allo jiu-jitsu puoi imparare a risolvere situazioni che possono essere di forte stress per chiunque. Puoi imparare a stare calmo e trovare la soluzione ai problemi quotidiani. Una disciplina che fa sì che una persona possa sbocciare ed esprimersi al 100% nella vita”.
Sul tatami si sta scalzi e vestiti del kimono. Requisiti? Nessuno, chiunque infatti può approcciarsi a questo sport che abbatte ogni possibile differenza umana, sociale ed economica. “Qui mostri la tua vera natura e chi sei realmente”.
A Cagliari si tiene ogni anno l’Honor Camp Roger Gracie & Guests, che ha visto in quest’ultima edizione 2024, al Palazzetto dello Sport, chiamare a raccolta 200 partecipanti arrivati da tutto il mondo. Qui il 42enne campione brasiliano Roger, tra i più decorati e affermati dello jiu-jitsu, sceglie personalmente i suoi guest, ovvero i big names della disciplina. “La Sardegna diventa una località esclusiva al livello mondiale”, spiega Diaz, “nell’Isola infatti sono tanti i praticanti e ogni anno attrae centinaia di persone”.
Questa edizione 2024 ha visto per la prima volta tra i presenti anche Renzo Gracie, cugino di Roger e considerato uno dei pionieri dello jiu-jitsu. Con un ricco palmares, Renzo è accreditato per aver allenato alcuni dei migliori combattenti e insieme a questi lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. “Sono rimasto piacevolmente impressionato dal posto e dai sardi”, le parole del 57enne campione brasiliano, “lo jiu-jitsu ti permette di raggiungere il massimo in qualsiasi sogno tu abbia. Spero di avere trasmesso un po’ della cultura jiu-jitsu e attraverso ciò che vedono i miei occhi un aiuto per diventare esseri umani migliori”.