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Giorno del Ricordo. Tra le vittime delle foibe ci furono anche 140 sardi emigrati per lavoro in terra Istriana

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Italiani, e in parte anche Sardi, vittime di una delle più sanguinarie stragi che la storia ricordi. Vite, storie familiari distrutte con l’intento criminale di cancellarne perfino la memoria. Per le vittime delle foibe è stato istituito nel 2004 il Giorno del Ricordo.

Operai, minatori, carabinieri e militari: queste sono state le vittime della violenza assassina. Tra loro c’erano almeno 140 sardi, per lo più minatori arrivati da Carbonia per lavorare duramente nelle miniere istriane, ma anche molti militari. Molti di loro, in fuga da quell’orrore, trovarono rifugio in Sardegna, dando vita ad una comunità laboriosa e perfettamente integrata con il tessuto sociale dell’Isola.

Tra le vittime ci furono almeno 140 sardi, militari, minatori del Sulcis giunti da Carbonia per lavorare duramente nelle miniere istriane, dipendenti pubblici. L’orrore delle Foibe non può essere dimenticato e, anzi, è proprio alimentando il ricordo e la memoria che possiamo evitare il ripetersi di fatti così atroci e sanguinari.

 

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