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La tradizione gastronomica di Olbia: dalle rinomate cozze alla pasta ripiena, cosa si mangia in Gallura?

 

Quando si parla di Sardegna, non è raro che il primo pensiero vada alla parte nord-orientale dell’Isola, nella rinomata Gallura. Questa sub-regione passa attraverso i monti dell’entroterra, fino ad arrivare nelle coste dall’acqua turchese della Costa Smeralda.

Tuttavia, nell’immaginario comune esiste un luogo che per antonomasia rappresenta il centro della Gallura: Olbia, una della città più antiche della Sardegna. Non è un caso, infatti, che in passato Olbia rappresentava proprio la capitale del Giudicato di Gallura. La città, con la sua posizione privilegiata sul mare, offre una vasta scelta di piatti a base di frutti di mare, ma tra le eccellenze ittiche più amate e conosciute del posto troviamo sicuramente le cozze. Olbia si affaccia sull’omonimo golfo, lo stesso in cui da quasi un secolo vengono allevate e pescate le famose “Cozze di Olbia”.

Questi molluschi vengono preparati in vari modi e utilizzati per le preparazioni di antipasti e primi piatti. Ma la ricetta con cui assaporare le cozze nella loro intensità è sicuramente quella delle cozze alla marinara in cui i molluschi vengono insaporiti con prezzemolo, aglio e limone dopo essere state sfumate con del vino bianco. La stessa preparazione può essere utilizzata per comporre gli spaghetti alla marinara, un primo piatto fresco e leggero, ancor più buono se gustato con una fantastica vista mare. 

Come accennato, anche gli antipasti a base di cozze giocano un ruolo fondamentale nella cucina olbiese. Un gustoso esempio è quello delle cozze gratinate: qui, le cozze vengono aperte e lasciate all’interno del loro guscio, riempito di un delizioso ripieno composto da parmigiano, mollica di pane e prezzemolo. La cottura al forno farà sì che il ripieno crei una crosticina leggermente croccante che racchiude al suo interno le cozze morbide.

Nella sua tradizione gastronomica, Olbia, così come molte altre località della Sardegna, custodisce piatti poveri che affondano le loro radici nella cultura contadina di una volta. In questo contesto, il piatto per eccellenza è la Zuppa Gallurese o “Zuppa Cuata”, una prelibatezza rustica, composta da pochi ingredienti ma ricchi di sapore e sostanza. Alla base della Zuppa Gallurese troviamo il pane raffermo, il formaggio fresco e il brodo di pecora che si alternano tra loro, quasi come in una lasagna. Le fette di pane vengono inumidite e insaporite dal sapore intenso del brodo di pecora per poi essere cosparse di formaggio.

Per ultimare la preparazione, la zuppa viene infornata fino a quando la superficie non diventa dorata e il formaggio si sia sciolto. Si tratta di una preparazione ricca di sapori e sostanza che in passato veniva portata al tavolo specialmente nei giorni di festa. Anche la tradizione pastorale nel corso degli anni ha lasciato qualcosa alla cucina olbiese e gallurese: il capretto al mirto, un piatto che incarna appieno il legame tra la cucina sarda e la natura circostante. In questo caso, sono proprio gli aromi conferiti dalle bacche di mirto a rendere unica questa pietanza. Un’altra preparazione tipicamente pastorale è quella della “Mazza Frissa”. La ricetta originale richiede solo tre semplici ingredienti: panna di pecora, semola e miele.

Una volta che panna viene messa a bollire e amalgamata con la semola, si ottiene un composto cremoso al quale viene aggiunto del miele: ed ecco che la Mazza Frissa è pronta per essere degustata. Un’alternativa a questa ricetta è quella de “Lu Casgiu Furriatu”, dove agli ingredienti si aggiunge il formaggio fresco.

Non dimentichiamo che anche la pasta è un elemento fondamentale della cucina sarda, e Olbia non fa eccezione. I Chiusoni sono una variazione dei classici malloreddus, piccoli gnocchetti a forma di conchiglia, ma con un’estremità chiusa. Questa forma consente loro di trattenere al meglio i sughi ricchi e saporiti, come il sugo di cinghiale o di salsiccia. Dall’altra parte, troviamo i Puligioni, anche conosciuti come ravioli dolci per il loro ripieno di ricotta, zucchero, uovo e scorza di limone. Nonostante la dolcezza interna, questi ravioli vengono conditi con sugo di pomodoro, questo crea un contrasto unico, a metà tra un dolce un primo piatto.

La Gallura non solo è conosciuta per il buon cibo, ma anche per essere la patria di una delle varietà di vino sardo più famose in assoluto. Già, stiamo parlando proprio del rinomato Vermentino di Gallura, uno dei vini più celebri dell’isola. La produzione di questo vino, infatti, avviene proprio in questo territorio, o meglio, nella zona circostante ad Olbia. Questo vino bianco è noto per la sua freschezza e complessità, con note di agrumi e fiori bianchi. Proprio questi aromi lo rendono l’accompagnamento perfetto non solo per i piatti di pesce, ma per esaltare tutti i sapori della cucina locale.

Dopo un’abbondante cena, è tempo di esplorare i dolci tradizionali galluresi. I Rujoli Galluresi sono dei piccoli gioielli dolci a base di ricotta o formaggio fresco. Queste “palline” di ricotta, dopo essere state aromatizzate e lavorate con altri ingredienti, vengono fritte e servite con abbondante miele, rigorosamente sardo. Perfetti per essere gustati con un buon caffè o un bicchiere di vino sardo.

In conclusione, la tradizione gastronomica di Olbia è una testimonianza dell’amore degli abitanti per la loro terra e la sua cucina. Dai piatti a base di pesce alle specialità di carne, dai dolci tradizionali ai vini locali, Olbia offre una varietà di sapori che accontenteranno ogni palato. Quando visitate questa incantevole città sarda, non dimenticate di immergervi in questa esperienza culinaria unica che vi lascerà con ricordi indelebili dei sapori autentici della Sardegna.

 

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

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