Una tragedia ha portato alla terribile perdita di Giuseppe Aneris ( chiamato da tutti Joe), un uomo di 62 anni proveniente da Oristano, che ha perso la vita mentre si arrampicava sulle maestose montagne di Dorgali. Potrebbe aver sbagliato le operazioni di aggancio della corda o potrebbe essere stato colto da malore.

Questo lutto ha scosso profondamente la comunità di Oristano e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti con lui.

Sui social media, i membri del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna hanno condiviso un messaggio intriso di commozione di fronte a questa terribile notizia: “La tristezza che proviamo è così intensa che le parole faticano a darle un nome. Joe è stato parte integrante della nostra organizzazione per oltre due decenni, un tecnico esperto e un soccorritore con un cuore gentile, generoso e altruista”.

E ancora: “Ha condiviso la sua passione per il torrentismo, per le attività in montagna e il suo amore per la natura con competenza e dedizione ineguagliabili. Qualsiasi elogio non potrebbe mai catturare pienamente la grandezza dell’uomo che era. Ci lascia un vuoto immenso, un fratello, un amico, un collega che non sarà più con noi. Non solo perdiamo uno dei nostri tecnici più eccelsi, ma anche un uomo il cui semplice essere faceva brillare il mondo”.

Sardegna terra del vino: è vero oggi quanto era vero 60 anni fa.

Lo dimostra questo documentario Rai, pubblicato su Youtube da PMRec Sardinia.

A differenza di oggi però l’Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del “Continente”.

Ancora veniva usato da molti l’antico metodo della pigiatura, ma si iniziava a intravedere i barlumi del vino prodotto su scala industriale, oggi uno dei settori più attivi e fiorenti della Sardegna.