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La storia del minatore Vittorio Piras, unica vittima sul lavoro a Porto Flavia

Nonostante faccia parte del complesso minerario di Masua, Porto Flavia non è e non è mai stata una miniera, bensì un porto di imbarco per il materiale estratto dalle miniere circostanti. Il porto fu progettato dall’ingegnere Cesare Vecelli e realizzato nel 1924. In soli due anni prese vita un’opera di ingegneria mineraria senza precedenti che prese il nome della figlia primogenita dell’ingegnere, Flavia. Il porto è rimasto operativo fino agli anni ’60 del Novecento.

Ma forse non tutti sanno che, in tutti gli anni di attività del porto, vi fu una sola vittima, il minatore Vittorio Piras. L’uomo, durante il lavoro su uno dei silos, il pomeriggio del 27 maggio del 1959, è stato travolto da diversi metri cubi di minerale, che non gli hanno lasciato scampo. Ha pagato con la vita il suo lavoro, aveva 38 anni e 6 figli a carico.

In suo ricordo all’ingresso della galleria d’accesso nel 2019 è stata posizionata una targa a ricordo del sacrificio di un lavoratore stimato ed apprezzato, affinchè Porto Flavia non sia solo luogo di interesse turistico e paesaggistico – come oggi è – ma soprattutto simbolo del lavoro, della fatica, dell’ingegno e dei sacrifici delle tante persone che quel luogo hanno contribuito a edificare.

 

 

 

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