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A Cagliari un tempo c’era una via dedicata agli argentari: tesori dalle loro botteghe

Fonte Foto: Foto di Giuseppe Dessì in "Cagliari, viaggio nella memoria".

C’erano una volta gli antichi mestieri. Quelli fatti una passione coltivata ed educata sin da bambini, a Cagliari e in Sardegna. Una produzione artigiana capace di dare lustro alla cultura isolana, arricchita di molti oggetti preziosi nati da mani esperte.

Tra i tanti, anche i gioielli realizzati in argento, come i bottoni, capaci di conferire sempre più fasto ai costumi sardi. Tra la metà del XIV secolo e la fine del XVIII alla lavorazione di questo metallo si sono dedicati i famosi argentieri cagliaritani. Nelle loro botteghe, armati di cesoie, pinze, bilance e altri attrezzi, nel corso di tantissimi anni hanno realizzato oggetti di valore eccezionale. Ne è testimonianza la Cattedrale di Cagliari, custode di anfore olearie nate dal sapiente lavoro di questi artigiani.

Senza dimenticare, poi, i lavori in filigrana, tecnica che consiste nell’avvolgere insieme due fili d’argento e due d’oro, ottenendo un unico filo per preziose decorazioni. Gli argentieri cagliaritani hanno sempre goduto di grandissima considerazione, tanto che ancora oggi la toponomastica cittadina ne conserva il nome, seppur ormai poco noto, nella centralissima via Mazzini.

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