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“Nuoro, l’unico capoluogo di provincia in Italia senza un treno diretto verso le altre città”, parla Alessandra Todde

Ha lasciato ai social il suo sfogo, lo sdegno e la delusione per la mancanza quasi totale di collegamenti tra Nuoro, la sua città, e il resto della Sardegna. Alessandra Todde, deputata della Repubblica, ingegnere e dirigente d’azienda, nel 2019 inserita tra le 50 donne più influenti nel mondo della tecnologia. Eco cosa ha scritto.

“Forse non tutti sanno che Nuoro, la mia città, è l’unico capoluogo di provincia in Italia senza un treno diretto che lo colleghi agli altri centri importanti della Sardegna. Infatti, la linea gestita dalle Ferrovie dello Stato collega Cagliari, Oristano, Sassari e Olbia lasciando Nuoro ai margini.

Si potrebbe pensare che esistano i collegamenti intermodali e quindi da una stazione di snodo (per esempio Abbasanta o Macomer) si trovino delle navette che coprano agevolmente quei pochi Km. Fantascienza: i collegamenti ferroviari regionali sono praticamente inesistenti. Il collegamento ferroviario tra Abbasanta e Nuoro non esiste e quello tra Macomer e Nuoro è coperto da treni che impiegano 1h.20minuti per fare 50 km e dopo le 17:00 non è più disponibile alcun collegamento. Oggi, dovendo andare da Cagliari a Nuoro e volendo vivere l’esperienza in prima persona per meglio comprendere la frustrazione quotidiana dei miei concittadini, ho preso il treno.

Il PNRR poteva essere un’occasione per colmare questo gap, ma noi nuoresi non siamo stati fortunati. L’attenzione dedicata dalla Regione alle zone interne è la solita, vicina allo zero, tanto che per loro non ci sono state richieste da parte della Regione neanche nel nuovo contratto di servizi con RFI (reti ferroviarie italiane) dove sono state cancellate dalla cartina geografica della Sardegna.

Come si può parlare di spopolamento delle zone interne e non capire che senza dei semplici servizi di base non si concede a questi territori alcun sviluppo, nessun presente, e tantomeno un futuro. Caro centrodestra che amministri la nostra Regione, da voi non vorremmo più chiacchiere, vorremmo treni”.

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