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Figure cagliaritane, “Su Majolu”: le antiche ostilità fra Cagliari e i ragazzi del contado

Tra i personaggi caratteristici del folklore cagliaritano è il nome de “su majolu”. Questi era infatti il ragazzo del contado che arrivava in città per studiare. Dal momento in cui spesso era privo dei mezzi necessari, era solito adattarsi a fare il servetto presso qualche famiglia, di modo da procurarsi i soldi necessari per frequentare l’università.

Una figura che potrebbe essere paragonata, per usare un paradigma moderno, a quella dello studente lavoratore fuori sede. Tuttavia, i majoli a Cagliari non suscitarono mai molte simpatie. In passato infatti era molto forte l’ostilità tra la gente di città e quella del contado, visti come “villani” e “turbolenti” rispetto ai loro pari età urbani. Ad esempio, in sonetto del poeta dialettale Gaetano Canelles, citato da Francesco Alziator ne “La Città del Sole”, evidenzia il sentimento di disprezzo cittadino nei confronti di questo ragazzo lavoratore, di cui si riporta un breve passo: “Ponidi guantus, gruxis, oreria/faidu deputau, mancai de prus,/Ma de maiolu no’ndi bessit mai”.

Sempre come riportato da Alziator, e secondo diverse fonti, in città i majoli erano tantissimi, se rapportati al numero effettivo degli abitanti del capoluogo sardo. Il loro abbigliamento tipico, inoltre, sembrava essere “alla foggia” dei loro paesi di provenienza, spesso dell’area campidanese.

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